Giorgia Meloni ha fatto tappa in Arabia Saudita con una missione ambiziosa: stringere legami più solidi con i Paesi del Golfo e trasformare le relazioni bilaterali in una macchina economica di grande portata. Il risultato ammonta a dieci miliardi di dollari in accordi. Una cifra che ridefinisce le relazioni tra Italia e Arabia Saudita, aprendo nuovi scenari di collaborazione.
I progetti messi in cantiere durante questi incontri tracciano un percorso concreto verso una collaborazione che punta a durare e crescere.
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Incontro ad Al-Ula con Mohamed bin Salman
Ad Al-Ula, Giorgia Meloni ha incontrato il Principe ereditario e Primo Ministro saudita, Mohamed bin Salman Al Saud. Durante il colloquio, i due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti tra i due Paesi a un partenariato strategico. L’intesa prevede l’organizzazione di un business forum nei prossimi mesi e l’elaborazione di un piano d’azione con obiettivi condivisi.
“C’è un interesse comune a fare un salto di qualità ed è questo che voglio testimoniare con la mia pur breve presenza qui”, ha dichiarato Meloni, parlando della necessità di passare da semplici scambi commerciali a una vera cooperazione strategica. Ha rimarcato che un dialogo aperto e diretto è indispensabile in un contesto globale complesso.
Le discussioni hanno spaziato sui soliti temi regionali e globali, tra cui il processo di pace in Ucraina, il consolidamento della tregua a Gaza (che non si sta concretizzando come speravamo), la ricostruzione in Siria e il supporto al Libano. Sono stati affrontati anche temi legati alla transizione energetica, alle reti tecnologiche e allo sviluppo sostenibile in Africa.
Gli interessi dell’Italia in Arabia, spiegati
Come mai questi accordi sono così importanti e perché c’è questo fermento per l’Arabia? Prima di tutto l’Arabia Saudita è un paese ricco e influente, è una potenza chiave dell’Opec, il che le fornisce un peso enorme a livello economico e politico su scala globale. Parliamo di un attore chiave nel mercato energetico globale e l’Italia, con la sua dipendenza dalle importazioni energetiche, vede nella collaborazione con Riad un’opportunità per diversificare le forniture e sviluppare tecnologie innovative. Inoltre, il Paese del Golfo è impegnato in ambiziosi progetti infrastrutturali e culturali, come parte della Vision 2030, un piano che punta a ridurre la dipendenza dal petrolio e diversificare l’economia.
L’Italia cerca così di inserirsi in questi progetti, sfruttando le sue eccellenze in settori come il design, la tecnologia e l’energia sostenibile. La strategia del governo, riflessa nel Piano Mattei, mira a creare partnership più equilibrate che favoriscano non solo scambi economici ma anche progetti condivisi per il progresso sociale ed economico, anche in regioni come l’Africa, dove sia l’Italia sia l’Arabia Saudita hanno interessi strategici.
Accordi economici e iniziative culturali
Durante la visita, Meloni ha partecipato a una tavola rotonda che ha riunito rappresentanti istituzionali e privati di entrambi i Paesi. L’occasione ha fatto da sfondo alla firma di accordi dal peso economico imponente, con un valore complessivo di dieci miliardi di dollari. Le intese abbracciano economia, cultura e iniziative congiunte per l’Africa, in linea con il Piano Mattei. Una strategia che punta a trasformare il dialogo con le nazioni africane in una cooperazione reale, sfruttando le risorse locali per migliorare le condizioni di vita del continente.
“Abbiamo sottoscritto oggi la volontà comune di elevare il nostro rapporto bilaterale al livello di partenariato strategico. Cooperare è tutta un’altra cosa: significa confrontarsi e ragionare insieme, nelle differenze, in uno scenario sempre più incerto nel quale è fondamentale saper ascoltare e saper farsi ascoltare”, ha affermato Meloni durante il suo intervento alla tavola rotonda.
Tra i risultati concreti emerge la nascita di un Museo del Design a Riad. Un progetto che diventa il simbolo di una sintonia culturale.
Un momento simbolico e scenografico del viaggio è stata la visita di Giorgia Meloni alla Nave Vespucci, attraccata per la prima volta in Arabia Saudita, nel porto di Gedda. Questo gioiello della Marina Militare italiana, impegnato in un tour mondiale, è molto più di una nave scuola: è un manifesto galleggiante dell’ingegno e dell’eccellenza italiana, un biglietto da visita imponente che unisce passato e futuro.
L’approdo della Vespucci non è solo simbolico, è un messaggio di intenti: l’Italia non guarda all’Arabia Saudita come a un partner tra tanti, ma come a un alleato strategico su più fronti.