Alla scoperta della creatura di Matteo Marzotto: cos’è Minerva Hub

Un progetto ambizioso, quello di Matteo Marzotto, che ha fondato il concetto di modello organizzativo "industriale-artigianale"

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 12 Febbraio 2024 07:00

Matteo Marzotto è un ben noto imprenditore e manager italiano. Appartiene a una famiglia di industriali tra le più celebri d’Italia, impegnata dagli inizi dell’Ottocento nel settore della lana. Svariati i suoi impegni nel mondo delle aziende e non solo. Ha ricoperto l’incarico di presidente dell’Ente Nazionale Italiano Turismo, così come di ENIT. Ha acquisito e rilanciato Vionnet, indicato come ambasciatore di Expo Milano 2015, presidente di Dondup e DAS International e poi di Ambria Holding, confluita nel 2022 in Minerva Hub. Proprio su questa realtà industriale vogliamo concentrarci, gettando luce sul suo operato.

Cos’è Minerva Hub

Nel 2022 è nato il progetto Minerva Hub, generato dalla fusione di Ambria Holding di Matteo Marzotto e Xpp Seven del fondo Xenon. Un polo industriale che vanta al suo interno svariate eccellente della filiera del made in Italy.

I segmenti di riferimenti sono finiture e materiali per prodotti di lusso. Lo sguardo è rivolto unicamente ai grandi nomi internazionale dell’alto di gamma, con il chiaro intento di valorizzare e tutelare la filiera.

Il percorso di Ambria Holding e Xpp Seven è stato alquanto simile negli anni precedenti la fusione. Già prima della pandemia di Covid-19, infatti, avevano iniziato ad aggregare piccole imprese, al fine di renderle molto più competitive, rinforzandone le strutture e, al tempo stesso, offrendo loro una visione più internazionale possibile.

Matteo Marzotto ha spiegato come il primo incontro per questo progetto combinato sia avvenuto a maggio 2021. Questo gruppo vanta un modello di organizzazione che definisce “industriale-artigianale”. Si mira a garantire la migliore espressione possibile del saper fare e della creatività all’italiana.

Un segnale ottimo per il settore, considerando le incertezze presenti a livello internazionale: “Lavoro in questo ambito da 30 anni e sono ottimista. La moda è un settore resiliente e l’Italia ha molto da dare”.

Il progetto

L’operazione iniziale nel 2022 ha avuto un ammontare di quali l’intero valore del fatturato, ovvero superiore a quota 101 milioni di euro. Al momento della costituzione, il gruppo è risultato partecipato al 51% da Xpp Seven e al 22% da Ambria Holding. Marzotto ha spiegato come le restanti quote siano frammentate.

Nella prima fase si contavano mille clienti, tra i quali brand di gran livello. Il tutto a fronte di più di 400 dipendenti diretti iniziali. L’obiettivo è quello di espandersi sempre più, anche in termini di aziende riunite. Queste erano sei in un primo momento ma oggi sono ben 17:

  • Audasit;
  • CentroREttili;
  • GalvanieraFormelli;
  • Gruppo Meccaniche Luciani;
  • Interlinea;
  • Jato1991;
  • JustGators;
  • Koverlux;
  • LTM;
  • MaGui;
  • NewandBest;
  • Oroplac;
  • Quake;
  • Elettrogalvanica Settimi;
  • SP Plast Creating;
  • ZetaCatene;
  • Zuma.

La frammentazione come un’opportunità, ha spiegato Franco Prestigiacomo, Ad di Xenon, generando un interlocutore che fosse ben solido e forte. Ciò al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei grandi marchi.

Chiunque scelga di entrare nell’orbita di Minerva Hub, deve cedere il 100% della proprietà, reinvestendo nella holding. Ciò vuol dire che la partecipazione è attiva e completa, il che aiuta a far progredire in fretta il progetto.

Tutto ciò genera una vera e propria contaminazione, considerando il numero di imprese coinvolte. Le capacità di una al servizio delle altre, e così via, cercando sempre soluzioni innovative.