Massimo Doris e il futuro di Mediolanum: la strategia in atto

L'amministratore delegato di Mediolanum ha le idee chiare sul futuro: ecco come intende rispondere alle esigenze della clientela

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Mediolanum è una delle banche più note e rilevanti d’Italia. Conoscere quella che è la strategia del gruppo per il prossimo futuro ha ovviamente una rilevanza enorme. Per tale motivo Massimo Doris, amministratore delegato di Mediolanum, ha illustrato in sintesi quella che è la direzione intrapresa.

Prestiti e assicurazioni

Massimo Doris ha rilasciato un’interessante intervista a Il Sole 24 Ore a fine 2023, nel corso della quale ha spiegato la sua visione per Mediolanum. L’amministratore delegato si è detto pronto a fare il necessario per “rispondere ai bisogno finanziari del cliente”. Ciò non si traduce soltanto in un’attenzione particolare rivolta al risparmio dell’utente. Ci sarà infatti maggior riguardo sul fronte prestiti e assicurazioni.

Un cambio di rotta importante per l’ad, che ricopre tale carica dal 2008. Il suo obiettivo è quello di trasformare l’istituto in una banca retail a tutto tondo. Ciò senza dimenticare quanto importante sia mantenere il focus sulla gestione del risparmio.

Il 2023 è stato un anno molto positivo per “l’attività di famiglia”. Il figlio del fondatore di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ha potuto infatti vantare un utile netto superiore a quota 572 milioni di euro. Un entusiasmante +52% rispetto al 2022, con masse amministrate al di sopra di quota 112 miliardi. A ciò si aggiungono poi 17 miliardi di impieghi alla clientela.

Tutto ciò non fa che motivarlo ancor di più a spingere sul fronte assicurativo: “Il margine è molto e l’assicurativo oggi pesa il 3-4% sul totale ricavi. Potrà arrivare al 10%. Vogliamo occuparsi dei bisogni finanziari del cliente a 360 gradi. Ciò significa che, prima di investire, al cliente vogliamo parlare di protezione. Se è vero che non posso impedire la malattia o la morte del cliente, come mi ha insegnato mio padre, posso e devo proteggerlo da quel rischio”.

Il futuro di Banca Mediolanum

Ad oggi Mediolanum conta 17 miliardi di impieghi ai clienti, stando ai dati del 2023. Si tratta in particolare di mutui al retail. L’istituto intende ovviamente proseguire la propria crescita, bilanciando maggiormente il business portato avanti con successo.

Un lavoro sofferto e durato anni ma i risultati sono evidenti: “Oggi il contributo al margine di interesse deriva dal 75% dal business e solo dal 25% dalla tesoreria. E abbiamo una percentuale di credito sui depositi retail che è al 64%. Possiamo spingere ancora un po’”.

La gestione del risparmio soffre la concorrenza del Btp, intanto, ma Doris lo definisce un alleato e non un competitor: “Col tempo recupereremo flussi, quando la rete saprà far passare il giusto messaggio”. Grande convinzione nella propria visione, dunque, senza la minima idea di cedere il passo ad altri, accettando l’ipotesi di un’acquisizione. Si tratta soltanto di speculazioni e null’altro: “Difficilmente ci aggregheremo con qualcuno, perché mettere insieme due reti di vendita non è una cosa banale. Non è impossibile, ma è difficile”.