Oggi sarà il momento cruciale per l’esame della Legge di Bilancio 2024 da parte della commissione Bilancio del Senato. L’obiettivo è portare il provvedimento all’Aula di palazzo Madama il prossimo lunedì 18 dicembre, come previsto dalla conferenza dei capigruppo. Salvo eventuali ritardi, ci si aspetta che il provvedimento ottenga l’approvazione dell’emiciclo del Senato entro venerdì 22 dicembre. Successivamente, sarà trasmesso alla Camera, dove si prevede che riceverà il via libera definitivo poco dopo le festività natalizie, entro il 30 dicembre al più tardi, al fine di evitare il rischio di un esercizio provvisorio di bilancio.
In arrivo gli ultimi emendamenti
Oggi è prevista la presentazione dell’ultima delle quattro proposte di modifica da parte dell’esecutivo alla manovra economico-finanziaria, focalizzata sugli investimenti e sulle infrastrutture, in particolare sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Questa modifica prevede una riallocazione dei costi, una “rideterminazione”, come annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, qualche giorno fa. Tale riassegnazione tiene conto anche della riflessione della Regione Siciliana riguardo all’entità del suo contributo per la costruzione dell’opera.
Nel testo che potrebbe essere presentato oggi alla commissione Bilancio del Senato, sono attesi “altri interventi puntuali in tema di strade e autostrade”, come aveva anticipato lo stesso Ciriani.
Lo stanziamento per queste regioni
Nel corso dei giorni precedenti, il governo ha depositato tre proposte di modifica. La prima proposta è centrata sugli Enti locali e i Comuni, prevedendo ulteriori stanziamenti pari a 105,6 milioni di euro. Questi fondi sono destinati alle Regioni Valle d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia, Sardegna e alle Province autonome di Trento e Bolzano, rappresentando una forma di ristoro e compensazione degli effetti della riforma fiscale che ha portato l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) a tre aliquote.
D’altra parte, le Regioni a Statuto ordinario riceveranno un aumento di 100 milioni di euro nel 2024 per affrontare gli incrementi delle bollette relative alle forniture energetiche del 2022 e del 2023.
Modifiche in arrivo per le pensioni di medici e forze di polizia
La seconda proposta di modifica, incentrata sulla previdenza dei lavoratori del pubblico impiego, abolisce il taglio degli assegni per coloro che accedono alla pensione di vecchiaia a partire dal 2024 con 67 anni di età. Questa misura beneficerà medici, infermieri, dipendenti degli Enti locali, maestri d’asilo ed elementari parificate, nonché il personale degli uffici giudiziari. Per quanto riguarda il pensionamento anticipato (con 42 anni e dieci mesi di contributi, o 41 anni e dieci mesi per le donne), l’emendamento proposto riduce il taglio, ma esclusivamente per le categorie di medici e infermieri. La riduzione si applicherà solo a condizione che ritardino il pensionamento, con un calo di un trentaseiesimo per ogni mese di posticipo dell’accesso alla pensione.
La terza proposta di modifica già avanzata riguarda il comparto della Sicurezza e della Difesa, destinando ulteriori 100 milioni di euro alle Forze di Polizia, alle Forze armate e ai Vigili del fuoco. Queste risorse saranno destinate alle polizze assicurative sanitarie e antinfortunistiche, alle pensioni e all’area negoziale dei dirigenti. L’emendamento rispecchia gli accordi presi dal governo con le organizzazioni sindacali del settore durante la riunione del 16 novembre a palazzo Chigi. Si tratta di finanziamenti supplementari che si aggiungono agli 1,5 miliardi di euro già previsti per il rinnovo dei contratti, inviando un segnale di sostegno a chi si trova quotidianamente in prima linea per tutelare la legalità.
Infine, il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti dell’esecutivo è fissato per domani, martedì 12 dicembre. Nel frattempo, sono circa 2.600 le proposte di modifica avanzate dai gruppi parlamentari, tutti appartenenti all’opposizione.