Legge di bilancio, è battaglia politica su fondi sanitari e ritocchi alle pensioni

La Legge di bilancio entra in Parlamento tra le tensioni: è scontro su pensioni minime e fondi alla sanità, con i sindacati pronti allo sciopero

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 24 Ottobre 2024 07:59

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il disegno di Legge di Bilancio, dando ufficialmente il via al suo percorso parlamentare. Un testo corposo, composto da 144 articoli, che sarà discusso inizialmente alla Camera dei Deputati. Tra le priorità delineate nel provvedimento ci sono il taglio del cuneo fiscale, un riordino delle detrazioni, una revisione delle spese e un insieme di norme mirate su pensioni e welfare.

A più di una settimana dal via libera del Governo, la Manovra entra quindi in Parlamento portandosi dietro un carico di tensioni e promesse. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre la pressione fiscale sui lavoratori e dare una spinta alle famiglie, ma le polemiche non hanno tardato ad arrivare. Sul tavolo c’è anche l’aumento dei contributi da parte di banche e assicurazioni, i tagli ai ministeri e la riduzione degli stipendi dei dirigenti degli enti pubblici. La sanità resta il fronte caldo con risorse considerate insufficienti dai sindacati medici, che annunciano uno sciopero.

Rinunce per banche e assicurazioni, mentre i lavoratori aspettano

Tra le novità della manovra c’è il nuovo bonus fino a 20mila euro, pensato per aumentare le retribuzioni dei dipendenti, con una decurtazione progressiva fino a 40mila euro di reddito annuo. Le detrazioni fiscali subiranno un giro di vite per i redditi oltre 75mila euro, basato su un nuovo quoziente familiare.

Sul fronte delle banche, il rinvio delle deduzioni sulle Dta dovrebbe portare nelle casse dello Stato 4 miliardi entro il 2026. Da parte sua, Antonio Patuelli dell’Abi assicura che i clienti (si spera) non subiranno rincari.

Sanità: risorse limitate e sciopero in arrivo

Il vero nodo della manovra resta la sanità, che ottiene uno stanziamento di 1,3 miliardi per il 2025, con l’obiettivo di avviare nuove assunzioni l’anno successivo. Per i sindacati, però, non basta. Anaao, Cimo e Nursing Up hanno già annunciato lo sciopero del 20 novembre, pronti a scendere in piazza contro quella che definiscono una “riduzione del finanziamento rispetto alle aspettative”.

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha attaccato la manovra parlando di un colpo inferto al servizio sanitario nazionale, mentre Avs ha criticato duramente l’impianto complessivo.

Pensioni: promesse e malcontento

Il capitolo pensioni minime continua ad alimentare le polemiche. L’aumento previsto dal governo è del 2,2%, che porterà l’assegno a 617,9 euro nel 2025, appena tre euro in più rispetto alla cifra attuale. Per i sindacati è una presa in giro: la Uil calcola che l’incremento si traduca in soli 10 centesimi al giorno. Una “elemosina senza pudore”, secondo il leader del M5s Giuseppe Conte, che ha accusato l’esecutivo di non avere rispetto per i pensionati.

Tagli e limiti agli enti pubblici: il caso Rai e la scuola

I tagli ai ministeri ammontano a 7,7 miliardi in tre anni, con un impatto maggiore sul Ministero dell’Economia e delle Finanze. La Rai è chiamata a ridurre la spesa per il personale e la consulenza, senza però confermare il previsto taglio del canone da 90 a 70 euro.

Per la scuola il taglio colpisce docenti e personale Ata, mentre nella Pubblica Amministrazione il limite al turnover si fermerà al 75% nel 2025.

L’iter parlamentare e i giochi politici

Con il testo depositato in Parlamento inizia la fase di conversione, partendo dalla Camera. I parlamentari avranno a disposizione un margine di 120 milioni per eventuali modifiche. Luca Ciriani, responsabile dei rapporti con il Parlamento, ha chiesto ai gruppi di maggioranza di limitare gli emendamenti, puntando all’approvazione definitiva prima di Natale. L’anno scorso, infatti, il via libera è arrivato solo il 29 dicembre.