Il 2024 sarà ancora un altro anno all’insegna dei rincari e degli aumenti come il 2023 oppure permetterà agli italiani di respirare? È una domanda che tutti nel Bel Paese si fanno, con la speranza di essere usciti dalla morsa delle stangate che hanno messo in difficoltà l’economia quotidiana a causa dello scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente situazione di incertezza dopo quella avviata tra Israele e Hamas. Ma purtroppo, nonostante i tanti aumenti dello scorso anno, il trend nel 2024 non sembra arrestarsi in tanti campi.
Gli aumenti per luce e gas
A cercare di fornire un quadro di quelli che saranno gli eventuali aumenti nel 2024 è il rapporto Cara Italia realizzato da Facile.it e Consumerismo No Profit. Partendo infatti dai prezzi dello scorso anno, lo studio ha fatto una previsione di ciò che ci aspetterà nell’anno appena iniziato.
E se nel 2023 una famiglia tipo con contratto di fornitura nel mercato tutelato ha speso tra luce e gas più di 2.100 euro, quota che scende a 1.930 euro per chi ha scelto bene nel mercato libero, nel 2024 la situazione non cambierà.
Infatti, secondo le stime, a causa del ritorno di oneri di sistema e Iva ordinaria sulle bollette del gas nel 2024 la spesa totale per l’energia potrebbe arrivare addirittura a 2.600 euro, con incrementi per famiglia che possono andare dal 20% al 38%.
La speranza sui mutui
Meno tragica, invece, potrebbe essere la situazione dei mutui. Infatti secondo Facile.it la rata di un mutuo variabile medio sottoscritto a gennaio 2022 (126.000 euro in 25 anni, LTV 70%) alla fine dello scorso anno era salita di oltre il 60%, mentre nel 2024 le rate dovrebbero tornare a calare.
Le previsioni, infatti, riferiscono che potrebbe esserci uno “sconto” di 100 euro entro fine anno, con i mutui che potrebbero addirittura calare de 13%. Oggi i migliori tassi per nuovi mutui variabili (TAN) variano tra il 4,66% e il 4,90%, con una rata di partenza vicina ai 715 euro.
In merito ai tassi fissi, che sono in diminuzione ormai da settimane, si evidenziano i migliori tassi (TAN)che vanno da 3,10% a 3,30%, con una rata mensile intorno ai 615 euro.
Per un finanziamento standard, invece, il TAN potrebbe calare dall’8,51% al 6%, in base alle offerte.
Telefono e internet, i rincari
Stangata in arrivo invece in materia di telefonia e connessione internet. Divenuti ormai pilastri necessari nella vita di ogni giorno, i prezzi sono in aumento.
Come avvenuto nel 2023, infatti, anche nel 2024 si registreranno degli aumenti per alcuni operatori che, a causa degli adeguamenti automatici all’inflazione introdotti, possono giocare un brutto scherzo agli italiani.
Dai conti correnti alle assicurazioni auto
Importanti anche i costi di gestione di un conto corrente, con le migliori banche che fanno a gara per chi propone la minor spesa e convenienza in termini di servizi.
Guardando agli ultimi dati di Bankitalia, la spesa per la gestione di un conto corrente è aumentata del +31% in un arco di 5 anni, raggiungendo, nel 2022, un totale di 104 euro (+9,3% euro rispetto all’anno precedente).
Le assicurazioni per auto e moto, invece, non caleranno. Anzi. A dicembre 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 618,55 euro, per le moto, invece, 511,97 euro. Aumenti, numeri alla mano del 35% e 37% anno su anno, col 2024 che è destinato a seguire la scia dei rincari.
Aumento dei prezzi all’ingrosso
Variazioni sostanziali anche ai prezzi all’ingrosso a causa di fenomeni atmosferici. La spesa media per una famiglia di 4 persone si attesterebbe intorno a 130 euro mensili per frutta e verdura, con un +14% rispetto allo stesso periodo rilevato lo scorso anno.