Il potenziale inutilizzato delle tecnologie digitali è immenso e secondo le previsioni la transizione verso un’economia eco-digitale, guidata dal digitale e dalla sostenibilità, è destinata a raddoppiare entro il 2028. È quanto emerge dall’ultimo report del Capgemini Research Institute, “The Eco-Digital Era The dual transition to a sustainable and digital economy”, elaborato con il Digital Value Lab del Digital Data Design Institute di Harvard. La ricerca ha esplorato l’impatto delle nuove tecnologie sull’economia nel suo complesso e l’immenso potenziale di cambiamento delle tecnologie digitali, intervistando 1.500 dirigenti di grandi organizzazioni e 150 startup in 14 paesi, tra cui l’Italia.
Secondo il report, negli ultimi cinque anni l’implementazione delle tecnologie digitali ha consentito alle organizzazioni di ridurre il consumo energetico di quasi un quarto e le emissioni di gas serra (GHG) del 21%. In questa nuova era caratterizzata da una duplice transizione verso un’economia in grado di offrire non solo valore economico, ma anche ambientale e sociale, una maggiore adozione del digitale stimolerà la crescita economica mettendo al centro la sostenibilità.
L’era eco-digitale sta dando vita a nuovi modelli di business
Più collaborativa e legata alle piattaforme, l’era eco-digitale sta dando vita a nuovi modelli di business e flussi di ricavi, nonché a una maggiore efficienza dei costi, grazie all’utilizzo di dati, cloud, ecosistemi collaborativi e prodotti e servizi connessi. Secondo il report, il 77% delle aziende a livello globale sta vivendo una transizione verso un mondo più digitale e sostenibile; quasi 7 organizzazioni su 10 (68%) concordano sul fatto che i business model orientati al digitale diventeranno un fattore determinante per la crescita dei ricavi nei prossimi tre-cinque anni. Inoltre, il 60% si aspetta che i business model orientati al digitale generino maggiori ricavi rispetto a quelli tradizionali.
“Nell’era eco-digitale si esplora maggiormente il valore delle tecnologie digitali per le imprese, ad esempio attraverso la scalabilità dei dati e del cloud, facendo in modo che le tecnologie digitali svolgano un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. C’è anche una rapida evoluzione delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale generativa e la biologia sintetica, così come una maggiore collaborazione che dà origine a ecosistemi digitali”, commenta Suraj Srinivasan, Philip J. Stomberg Professor of Business Administration presso Harvard Business School e Head of the Digital Value Lab del Digital Data and Design Institute di Harvard. “Questo cambiamento è davvero fondamentale, intersettoriale e di natura globale. Una delle domande più grandi che le organizzazioni devono affrontare e gestire, man mano che crescono, è sapere cosa centralizzare e cosa decentralizzare in termini di architettura delle piattaforme e, soprattutto, di governance dei dati”.
Le tecnologie tradizionali su larga scala genereranno il valore più elevato
Si stima che gli investimenti nella trasformazione digitale, dalla scalabilità delle tecnologie tradizionali e dall’implementazione di misure di cybersecurity, alla riqualificazione della forza lavoro e all’automazione dei processi aziendali, genereranno i rendimenti più significativi nei prossimi cinque anni, passando dall’attuale 4% al 14% nel 2028.
Secondo il report, circa la metà delle organizzazioni (48%) sta pianificando o sviluppando attivamente delle strategie volte a sfruttare il potenziale delle tecnologie emergenti, come l’edge computing e l’AI generativa. Tuttavia, tecnologie consolidate come dati, analytics e cloud su larga scala saranno quelle che secondo le organizzazioni forniranno i vantaggi di business più incisivi nei prossimi cinque anni.
“L’economia eco-digitale non ha niente in comune con i precedenti modelli di business, e la società sta sfruttando solo una frazione del potenziale complessivo che tecnologie mainstream come cloud, AI e automazione possiedono”, ha dichiarato Raffaella Santoro, Managing Director di Capgemini Invent in Italia. “Le organizzazioni dovranno fare leva sull’efficienza del loro core business, ottenuta grazie al digitale, al fine di sbloccare gli investimenti necessari per questa duplice transizione. Siamo alle porte di una nuova era di trasformazione e abbiamo solo iniziato a scoprire in che modo le tecnologie digitali possono dare un contributo per ottenere notevoli vantaggi a livello economico, ambientale e sociale”
Meno energia
L’implementazione delle tecnologie digitali ha aiutato le organizzazioni a diminuire il consumo di energia di quasi un quarto, Solo negli ultimi cinque anni, l’implementazione delle tecnologie digitali ha permesso alle organizzazioni di ridurre i consumi energetici di quasi un quarto (24%) e di diminuire le emissioni di gas serra del 21%. Il report stima che entro il 2028 la percentuale di riduzione delle emissioni globali di gas serra ottenuta grazie all’uso delle tecnologie digitali supererà l’aumento delle emissioni previsto e attribuito al digitale.
Personale specializzato
Quasi il 40% dei dipendenti totali sarà dedicato alle iniziative digitali nei prossimi 3-5 anni. La forza lavoro globale dovrà subire una trasformazione significativa per stare al passo con i progressi tecnologici su scala industriale. Il 64% delle organizzazioni sta già investendo nella riqualificazione del proprio organico, ma è necessario adottare strutture flessibili che consentano una rapida evoluzione.