PIP: cosa sono e come funzionano

I Piani Individuali Pensionistici sono una delle forme integrative più scelte dagli italiani: ecco come funzionano

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 6 Ottobre 2019 14:19Aggiornato: 9 Marzo 2024 10:25

I Piani individuali pensionistici di tipo assicurativo, detti anche semplicemente PIP sono una forma di previdenza che il lavoratore sceglie individualmente a integrazione di quella che sarà la propria pensione. Oggi è una delle forme integrative più scelte dagli italiani per il fatto che ha alcuni vantaggi importanti rispetto agli altri metodi per integrare la pensione.

I PIP pensione: che cosa sono

Attualmente i PIP riscuotono parecchio successo per i lavoratori che vogliono integrare la pensione. I metodi integrativi sono tre: oltre, appunto, ai PIP, ci sono i fondi pensionistici chiusi e i fondi pensionistici aperti. Le caratteristiche principali del Piani individuali pensionistici sono le seguenti:

  • i PIP possono essere gestiti esclusivamente dalle compagnie assicurative;
  • sono contratti assicurativi che fanno parte del ramo pensionistico vita, ciò vuol dire che possono essere polizze tradizionali del ramo I oppure polizze Unit-linked del ramo III. Le polizze unit-linked sono polizze miste che hanno una componente assicurativa e una finanziaria. Per questo motivo il capitale assicurato è dipendente dall’andamento sul mercato di un fondo azionario ad esso collegato;
  • in fase di sottoscrizione si può scegliere il tipo di contratto che si preferisce, ovvero se polizza tradizionale o unit-linked, e nel secondo caso il grado di rischio. Trattandosi di un fondo azionario, esistono fondi a basso rischio, medio, alto e altissimo. Allo stesso modo di ciò che avviene normalmente per i mercati finanziari, più il rischio è elevato, maggiori sono le probabilità di guadagno.

Le differenze tra fondi aperti, fondi chiusi e PIP

Nel caso in cui si dovesse scegliere quale forma di pensione integrativa utilizzare, è bene conoscere le differenze tra fondi pensionistici aperti, fondi pensionistici chiusi e piani individuali pensionistici. In linea di massima la differenza dipende da chi è l’intermediario che li gestisce e coloro che possono accedere ai fondi. Per esempio, il fondo pensionistico chiuso viene chiamato così perché non è dedicato a categorie specifiche di lavoratori e non tutti possono accedervi.
Le categorie di lavoratori che possono accedere a questi fondi sono:

  • lavoratori dipendenti privati;
  • lavoratori dipendenti pubblici;
  • lavoratori nel settore somministrazione;
  • lavoratori assunti con altre tipologie contrattuali previste per legge;
  • soci di cooperative.

Questi fondi vanno a fare cumulo con i contributi versati dal datore di lavoro e con quelli per i TFR. I fondi pensione chiusi possono anche essere versati direttamente dal datore di lavoro. I fondi pensione aperti, invece, sono fondi detti non negoziali: in questo caso sono patrimoni autonomi che non si sommano con quelli versati dal datore di lavoro e vengono tenuti separati da altre cifre versate all’intermediario che li gestisce. L’adesione al fondo pensione aperto non è vincolata al tipo d lavoro svolto, ma può partecipare chiunque, indipendentemente dalla situazione lavorativa. Invece i PIP sono vere e proprie assicurazioni la cui liquidazione del capitale assicurato avviene in due circostanze:

  • nel caso di verifichi il decesso dell’assicurato;
  • nel caso l’assicurato sopravviva oltre una certa età così come indicata dal contratto.

Di fatto, i PIP sono comunque considerati una forma di previdenza integrativa e sono vigilate dalla COVIP, la commissione che vigila in materia, e iscritti all’albo fondi pensione.