Mutui Green più convenienti dei tradizionali: qualche numero

Questa tipologia di mutuo offre uno sconto rispetto ai mutui classici ed appare cruciale sia per affrontare un periodo di tassi elevati sia per consentire all'Italia di centrare gli ambiziosi obiettivi della direttiva Case Green

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Redazione

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Ben più morbida del testo originario la direttiva “Case Green”, approvata dall’Europarlamento lo scorso mese di marzo ed appena riformulata dal Consiglio UE, per spegnere le polemiche sulle tempistiche stringenti imposte all’efficientamento degli edifici.  La proposta originale, infatti, prevedeva il passaggio di tutti gli immobili residenziali in classe E entro il 1° gennaio 2030, e in classe D entro il 2033, al fine di arrivare a zero emissioni entro il 2050. Ma l’ultima riunione del Consiglio UE ha allentato un po’ le maglie, prevedendo nuovi obiettivi intermedi di risparmio energetico al 2030 e al 2035 – fermo restando l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050 – e lo slittamento dello stop alle caldaie a gas al 2040 anziché al 2035.

La direttiva sarebbe stata disastrosa per lItalia, dove si stima che gli edifici prioritari siano 5 milioni sui 10 milioni di immobili in classe energetica E, F o G. Una sfida non da poco, dal momento che, come ricorda Alessio Santarelli, Direttore Generale Gruppo MutuiOnline, “ristrutturare 5 milioni di immobili significa richiedere a 15 milioni di famiglie italiane una spesa di almeno 20 mila euro, per un investimento totale di 300 oltre miliardi di euro”.

Per incentivare questa spesa serviranno sgravi fiscali, che andrebbero ad aggiungersi ai mutui green, oggi già molto convenienti rispetto ai mutui tradizionali. Ma di cosa si tratta?

Cosa sono i mutui green

I mutui green sono una particolare categoria di mutuo, che viene concessa a fronte dell’acquisto di immobili di classe energetica elevata A, B o C o riservati alla ristrutturazione di un immobile che comporti un miglioramento della sua classe energetica. La loro caratteristica è proprio a convenienza rispetto al mutuo tradizionale.

L’Osservatorio mutui green di MutuiOnline.it segnala inoltre che, a causa dell’aumento dei tassi nell’ultimo anno, si è osservato un aumento nella quota di richieste di mutui verdi con durata superiore ai trent’anni, passati dall’1,3% del mix nel 2022 al 9,6% del 2023. Gli importi medi richiesti, pari a 173.136 euro, sono rimasti pressoché stabili rispetto al 2022 e rimangono circa il 30% più alti rispetto a quelli dei mutui tradizionali (attorno ai 135mila).

Mutui Green più convenienti dei tradizionali

Dalle rilevazioni di MutuiOnline.it si evince la convenienza dei mutui green rispetto ai mutui tradizionali. Se prendiamo in considerazione un tasso fisso, che al momento rappresenta il 96% delle richieste, e simuliamo un mutuo da 200.000 euro, trentennale, richiesto da un quarantenne residente a Milano, la migliore offerta di mutuo tradizionale vede un TAN del 3,80%, rata 932 euro e TAEG 3,98%. Se si guarda, per gli stessi parametri, ad un mutuo green, la rata è inferiore di ben 35 euro al mese (897 euro), così come è sensibilmente più basso il TAN (3,49%) e il TAEG (3,63%): la differenza sugli interessi totali è di circa 12.500 euro.

Ma ancora non decollano: ecco perché

Nonostante la loro convenienza, le erogazioni di mutui green non decollano: su MutuiOnline.it nel 2023 hanno costituito meno del 6% del mix, registrando una contrazione rispetto all’8,6% del 2022.

Un calo di interesse che va inquadrato nell’ambito del generalizzato calo degli acquisti di immobili di nuova costruzione, solitamente in classi energetiche elevate. Secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, infatti, nel primo semestre del 2023 il numero di transazioni relativo ad abitazioni nuove è calato del 32,7% anno su anno, dato significativamente più alto rispetto al calo del 10,3% delle transazioni relative agli immobili esistenti.