Incentivi auto, nel 2024 contributo anche per usate ed Euro 5

Ecco cosa cambia con l'importante novità svelata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso: quali vetture rientrano nei contributi statali

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Importantissima novità in materia di incentivi auto, col ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha annunciato che i contributi nel 2024 verranno destinati anche all’acquisto di auto usate e per le vetture Euro 5 in rottamazione per i redditi bassi. Una svolta per la norma che presto verrà presentata al tavolo dell’automotive e che entrerà in vigore tra marzo e aprile.

Incentivi per usate ed Euro 5

A svelare un passaggio importante del decreto sugli incentivi auto è stato lo stesso Urso in un’intervista rilasciata a Quattroruote. Durante la chiacchierata con il sito specializzato in automotive, infatti, la guida del Mimit ha sottolineato l’arrivo di una novità importantissima.

“Il decreto prevede che alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione finanziaria, auto usate con emissioni fino a 160 g/km di CO2, con prezzo fino a 25.000 euro, sarà riconosciuto un contributo di 2.000 euro se è contestualmente rottamata una vettura di classe fino a Euro 4” ha detto il ministro. Inoltre ha aggiunto che il decreto prevede anche l’estensione alle Euro 5 della platea di auto rottamabili sarà riservata a chi avrà un Isee inferiore a 30 mila euro e solo a fronte dell’acquisto di una vettura elettrica o plug-in, ossia con emissioni di CO2 fino a 60 g/km.

Tutte norme che, va sottolineato, fanno parte del Dpcm che sarà presentato l’1 febbraio al tavolo automotive con entrata in vigore prevista per prevista tra marzo e aprile.

Gl incentivi in attesa del decreto

E intanto da martedì 23 gennaio è possibile presentare richiesta per il “vecchio” ecobonus, ovvero il contributo che rientra nelle disposizioni del decreto varato due anni fa dal governo Draghi, che ha regolamentato il triennio 2022-2024. Le concessionarie possono inserire sulla piattaforma Ecobonus le prenotazioni per i contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e – L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali), mentre il governo è al lavoro per il via libera ai nuovi incentivi.

L’attuale normativa, che rimarrà in vigore fino all’uscita del prossimo Dpcm, prevede uno sconto che può andare dai 2.000 ai 5.000 euro in base a uno schema che riguarda la tipologia di auto da acquistare e l’eventuale rottamazione:

  • 0-20 g/km: 3.000 euro senza rottamazione; 5.000 euro con rottamazione e rientrano le auto completamente elettriche;
  • 21-60 g/km: 2.000 euro senza rottamazione; 4.000 euro con rottamazione e sono comprese esclusivamente le vetture plug-in;
  • 61-135 g/km: 0 euro senza rottamazione; 2.000 euro con rottamazione e rientrano veicoli con motore ibrido e termico, principalmente appartenenti ai segmenti A (citycar), B (utilitarie) e C (compatte).

Per gli incentivi alle auto, sono disponibili complessivamente 570 milioni di euro, distribuiti nelle seguenti fasce di emissioni della vettura acquistata:

  • 0-20 g/km CO2: 205 milioni (di cui 194,75 milioni destinati ai privati e 10,25 milioni alle società di car sharing e noleggio a lungo termine);
  • 21-60 g/km CO2: 245 milioni (di cui 232,75 milioni destinati ai privati e 12,25 milioni alle società di car sharing e noleggio a lungo termine);
  • 61-135 g/km CO2: 120 milioni, tutti destinati ai privati.

A differenza dello scorso anno l‘unica grande novità riguarda l’estensione a 270 giorni del periodo entro il quale l’operazione deve essere perfezionata, dalla prenotazione del contributo all’immatricolazione vera e propria con l’inserimento del numero di targa assegnato all’auto sulla piattaforma informatica.