Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è sul banco degli imputati, costretto a difendere il suo sostegno al Patto di Stabilità. Respinto dal Parlamento europeo, Giorgetti ha motivato la sua approvazione del nuovo Patto come un compromesso, seppur un progresso rispetto alle regole di bilancio future.
Il Ministro ha spiegato che, data l’assenza di regole definite a livello europeo, il Def riflette il realismo che ha guidato la richiesta dell’Ue di presentare il documento in questa forma. A meno di una settimana dalla sua presentazione a Bruxelles, Giorgetti ha ribadito dunque che il Def rappresenta un atto di realismo richiesto dall’Unione Europea. Ha sottolineato che, in un contesto di incertezza normativa, l’attesa è preferibile all’incertezza stessa, sottolineando che il quadro programmatico è disponibile per chi lo cerca.
Giorgetti: “Il Superbonus è un mostro”
Alla Camera, Giorgetti ha dovuto affrontare critiche anche sul Documento di Economia e Finanza, definito “monco” dalle opposizioni per la mancanza di un quadro programmatico completo. Il Ministro ha difeso la scelta di includere solo il quadro tendenziale, sostenendo che l’attesa dell’Ue per le nuove regole di bilancio giustifica tale decisione.
Giorgetti ha sottolineato che i bonus edilizi hanno una lunga storia, ma il Superbonus, con sconti e cessioni del credito al 110%, ha creato problemi finanziari significativi.
Le priorità attuali del governo si concentrano su lavoro, natalità e sostegno ai redditi bassi, puntando su sacrifici, investimenti e lavoro, anziché sul “modello Lsd” di lassismo, debito e sussidi. Giorgetti ha criticato il Superbonus come un “mostro” che mina la finanza pubblica.
Nonostante i tagli alla spesa per i bonus edilizi, l’agenzia di rating Fitch prevede un aumento del rapporto debito/PIL al 142,7% nel 2027, oltre le previsioni del ministero dell’Economia. La Banca d’Italia ha invitato Giorgetti a intervenire più drasticamente, suggerendo anche l’eliminazione anticipata del Superbonus.
Giorgetti su Sanità e debito pubblico
Ha anche affrontato le polemiche sull’assenza di finanziamenti per settori come la sanità, sostenendo che il governo ha dovuto prendere decisioni difficili su come allocare le risorse, con il Superbonus che ha inciso sulle possibilità di investimento in altri settori.
Sul tema del debito pubblico, Giorgetti ha evitato di entrare nel dibattito tra debito “buono” e “cattivo”, ma ha sottolineato la necessità di bilanciare il debito con altri investimenti. Ha criticato la gestione del debito da parte del governo precedente e ha sottolineato il compito difficile di quantificare esattamente il costo del debito. Ha sottolineato le sfide nel quantificare accuratamente il costo del debito e ha evidenziato la necessità di una strategia equilibrata per gestire la situazione finanziaria del paese.
Infine, ha difeso il governo, sottolineando che ha guadagnato la fiducia del popolo, del Parlamento e dei mercati, e ha commentato il Patto di Stabilità approvato dall’Europarlamento come un compromesso che rappresenta un passo avanti rispetto alle regole precedenti.
Intanto, al Senato, Forza Italia cerca di modificare il decreto che limita gli sconti in fattura e la cessione del credito. Tra gli emendamenti, si chiedono deroghe per onlus, zone terremotate e interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, con l’offerta di una proroga selettiva per i condomini in cambio del sostegno a Giorgetti.