UBS prevede che l’indice S&P 500, rappresentativo delle società più capitalizzate in USA, salirà a 7.500 punti il prossimo anno, dai circa 6.728 attuali. A trainare l’indice delle Blue-Chips americane, stando agli analisti della banca d’affari svizzera, sarà la crescita degli utili, stimata in circa il 14,4%, di cui quasi la metà proveniente dai titoli tecnologici.
La doppia faccia del medaglia
La previsione riflette quella che UBS definisce una “storia a due metà” per l’economia globale. La banca d’affari prevede infatti venti contrari nel breve termine, che lasceranno il posto a una crescita più forte più avanti nel 2026. Per gli analisti di UBS l’economia globale “dopo un paio di trimestri lenti, la crescita dovrebbe iniziare ad accelerare dal secondo trimestre del prossimo anno” grazie al miglioramento della fiducia ed all’aumento degli stimoli fiscali.
Tuttavia, nei prossimi 4-5 mesi, gli Stati Uniti e altre economie avanzate si troveranno ad “affrontare un periodo di debolezza”, a causa dell’effetto dei dazi, che continuano a ripercuotersi sui prezzi USA e sulle esportazioni.
Azionario USA in pole
Gli esperti della banca d’affari prevedono che l’azionario USA guiderà performance globale, con rendimenti di mercato pari a circa il 10% il prossimo anno.
Il contributo alla brillante performance dell’S&P 500, che già sta avvicinando i 7.000 punti, spinto dall’ottimismo degli investitori riguardo all’intelligenza artificiale, dai solidi profitti aziendali e dalle aspettative di un calo dei tassi di interesse, verrà soprattutto dagli utili piuttosto che dall’espansione delle valutazioni.
Se gli USA guideranno il rally, l’Europa ed i mercati Emergenti si difenderanno, registrando “utili discreti”. In particolare UBS guarda con un certo interesse alla Cina ed all’area dello yuan.
Rally guidato dall’intelligenza artificiale
Il rally del mercato sarà trainato ancora dai titoli tecnologici, soprattutto da quelli legati all’intelligenza artificiale, come Nvidia, Microsoft e Alphabet, grazie agli investimenti legati all’IA che alimentano livelli record di spesa in conto capitale. UBS però prevede che il rally si estenderà oltre i titoli tecnologici a grande capitalizzazione entro il secondo trimestre del 2026. “Dovremmo assistere a un’estensione del rally verso i titoli ciclici di qualità inferiore”, sottolinea la banca d’affari.
Le politiche espansive elle banche centrali
UBS sottolinea che il miglioramento della fiducia, la diminuzione dei tassi d’interesse reali e una ripresa della crescita del credito stanno creando spazio per ulteriori allentamenti delle politiche monetarie da parte delle banche centrali dei mercati emergenti.
UBS ha inoltre osservato che la perdita dello status di bene rifugio del dollaro statunitense e dei Treasury a favore dei bund tedeschi, dell‘oro e delle valute dell’asse europeo potrebbe invertirsi, qualora l’inflazione nella maggiore economia mondiale diminuisse bruscamente nella seconda metà del 2026.