Settore lusso, su quali titoli conviene investire?

Alcune aziende che si rivolgono ai super ricchi, "sono esempi di coloro che hanno maggiori probabilità di non essere influenzati da inflazione, conflitti geopolitici o altri fattori esterni"

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Redazione

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“Nel settore del lusso si sta aprendo un divario crescente tra i marchi che stanno andando molto bene e quelli che stanno attraversando una fase di difficoltà”. Lo scrive Flavio Cereda, Co-Investment Manager Luxury Brands di GAM spiegando che “si tratta dell’effetto polarizzazione: i marchi più forti guadagnano quote di mercato significative a scapito di quelli più deboli. Per un investitore è importante fare la scelta giusta e investire nei brand migliori. Se si ha il marchio giusto e il giusto slancio, la gente è disposta a pagare prezzo”.

Lusso, su quali titoli investire?

Tuttavia – spiega ancora l’esperto nella sua analisi – “se gran parte delle entrate di un marchio proviene da consumatori più deboli, è probabile che ci sia molta più volatilità. Per questo motivo cerchiamo di stare alla larga dai marchi che sono esposti in modo sproporzionato ai consumatori più deboli. L’effetto di polarizzazione non si limita solo ai beni di lusso personali; due delle aziende al vertice della piramide del lusso si concentrano su yacht e automobili”.

The Italian Sea Group

The Italian Sea Group si concentra sul segmento dei super yacht. Perché è così importante? “I super yacht – prosegue Cereda – si rivolgono agli ultra-ricchi. Si tratta di persone che non si spaventano al pensiero (o al costo) di uno yacht di 80 metri, ma semplicemente lo aggiungono alla loro collezione. Nel panorama dei super yacht, l’azienda italiana continua a rubare la scena alle sue controparti olandesi e tedesche. La sua capacità produttiva è già al massimo, quindi ha una pipeline chiara e sta guadagnando quote di mercato con margini elevati”. 

Il “caso” Ferrari

Ancora oggi, dopo tutte le impennate del prezzo delle azioni e della crescita dei ricavi, alcuni investitori faticano a comprendere appieno la peculiarità di Ferrari che è più di una semplice azienda automobilistica.

Di recente – prosegue l’esperto – “abbiamo trascorso una giornata in Italia incontrando il management, visitando la sede e tutto il resto. La Ferrari si sta avventurando nel mercato dei veicoli elettrici e ha costruito un nuovo grande stabilimento di produzione che aprirà a giugno. È interessante notare che per soddisfare gli appassionati sta integrando i veicoli con una maggiore rumorosità del motore. Crediamo che l’essenza della Ferrari risieda nel pacchetto completo. Si tratta dell’esperienza di guida, degli interni curati nei minimi dettagli, del servizio impeccabile e del design iconico. Questi elementi definiscono il vero significato di possedere una Ferrari. La Ferrari vive una situazione di scarsa volatilità in termini di business o di pipeline: è una di quelle rare aziende che possono più o meno identificare i propri clienti. Questa esclusività contribuisce al suo fascino”,

Sebbene l’abbigliamento, le scarpe e gli altri prodotti accessori contribuiscano solo in minima parte alle vendite complessive (3%),” hanno un impatto significativo sulla percezione del marchio Ferrari. I clienti associano la Ferrari all’eccellenza e qualsiasi deviazione da questo standard potrebbe compromettere il marchio. Il brand Ferrari si estende ben oltre il contesto delle gare, e per gestirlo in modo efficace sarà necessaria una continua e meticolosa attenzione ai dettagli”.

Ben isolati dai trend globali

Aziende come le due citate, che si rivolgono ai super ricchi, “sono esempi di coloro che hanno maggiori probabilità di non essere influenzati da inflazione, conflitti geopolitici o altri fattori esterni. Per chi investe in marchi di lusso, queste aziende al vertice della piramide del lusso sono un buon punto di partenza nella composizione del portafoglio complessivo“, conclude l’esperto.