Rete TIM: il disgelo Governo-Vivendi: chiusura dossier più vicina

Una lettera inviata da Vivendi al MEF chiede un incontro per discutere della questione prima che l'offerta vincolante arrivi sul tavolo del CdA di TIM

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

La partita della rete unica resta aperta, ma con qualche piccolo passo avanti. Vivendi ha inviato una lettera al governo per chiedere un incontro, prima dell’arrivo della proposta vincolante del fondo KKR attesa entro metà ottobre, con slittamento di due settimane rispetto alla data ordinariamente prevista, che cadeva a fine settembre. Il CdA di TIM del 27 settembre quindi prenderà atto della proroga.

L’Offerta di KKR

La proposta d’acquisto di NetCo, la società in cui è confluita la rete di TIM, ha un valore complessivo di 21-23 miliardi di euro, ma vedrà, accanto al Fondo americano KKR, vincitore rispetto alla cordata CDP-Maquarie, la partecipazione di F2i con una quota del 10%, di un altro socio “italiano” con il 5% e del MEF con una quota di minoranza del 20% ed un esborso non superiore ai 2-2,5 miliardi (qui l’annuncio dell’ingresso nell’operazione).

L’architettura dell’operazione è già stata messa in piedi, per essere portata sul tavolo del CdA entro metà ottobre e per chiudere la partite della rete a dicembre.

Un terzo incomodo

Ma tutta la questione è sempre rimasta in bilico per l’opposizione di Vivendi, primo azionista della compagnia telefonica con una quota del 23,75%.

I francesi, azionisti di maggioranza relativa della compagnia italiana, si sono sempre opposti alla vendita, giudicata troppo a buon mercato. Le valutazioni effettuate dai francesi, infatti, indicavano un valore degli asset di TIM più vicino ai 30 miliardi e certamente ben lontano dal valore dell’offerta di KKR & Co.

La recente apertura

Di qui la necessità del governo di coinvolgere ad ogni costo Vivendi nell’operazione e trovare un accordo ancor prima che il dossier sia esaminato dal CdA di Tim.

In questa direzione va letta quest’ultima apertura di Vivendi. L’idea potrebbe essere quella  di discutere gli aspetti dell’operazione per evitare un indesiderato muro contro muro in fase di approvazione, ma anche parlare del futuro Service Co  e delle risorse che resteranno in TIM.

Borsa e analisti concordi: è una svolta positiva

“Questo incontro è più importante che mai in attesa della consegna dell’offerta finale e vincolante da parte di Kkr”, commentano gli analisti di Banca Akros.

“La posizione di Vivendi al momento rappresenta a nostro avviso uno dei punti di incertezza dell’operazione, per cui eventuali segnali di supporto da parte dei francesi (a fronte di garanzie sulla sostenibilità finanziaria e industriale di ServCo) aumenterebbero le chance di completamento dell’operazione e contribuirebbero a chiudere il gap rispetto alla nostra valutazione£, conviene Equita Sim.

Per Intermonte, tuttavia, è “prematuro interpretare questa apertura come una posizione più conciliante da parte dei francesi, considerando che ci sono ancora diversi punti da risolvere“.

La lettera inviata da Vivendi al MEF ha subito stuzzicato la Borsa, innescando un’impennata delle azioni TIM, che sono arrivate a guadagnare sino al 2%.