L’India, politicamente stabile, rimane la stella più brillante del firmamento dei mercati emergenti, con i suoi solidi fondamentali macroeconomici e la crescita della classe di investitori nazionali che danno al mercato azionario al rialzo più spazio per correre nel 2025. È quanto emerge dall’analisi Helen Keung, client portfolio manager di Robeco.
Il mercato toro indiano
Il mercato toro indiano post-Covid è stato sostenuto da una crescita macroeconomica leader a livello globale e da una crescita sostenuta degli utili societari a due cifre. Di conseguenza, la stabilità macroeconomica e la continuazione di una forte crescita del PIL nominale rimangono le basi fondamentali per il mantenimento di questo mercato toro (l’MSCI India è salito dell’11,2% nel 2024; il CAGR dell’11% negli ultimi quattro anni). Nonostante la crescita ciclica a singhiozzo – che ha innervosito gli investitori – nel secondo e terzo trimestre del 2025 il contesto macroeconomico indiano rimarrà stabile e offrirà prospettive favorevoli per i mercati indiani nel 2025.
Un supporto è arrivato anche dalla banca centrale indiana che, proprio per rivitalizzare la crescita, ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base al 6,25% dal 6,50% precedente.
Le prospettive 2025
Nei prossimi trimestri – rileva l’analisi – “la spesa per le infrastrutture continuerà a ridurre i costi della logistica, con la costruzione di ferrovie e autostrade che saranno i principali beneficiari degli investimenti, un impulso a settori manifatturieri selezionati come la difesa, l’elettronica, l’aerospaziale e le energie rinnovabili, nonché gli investimenti nell’edilizia abitativa. Una riduzione delle aliquote GST per stimolare i consumi, più accordi di libero scambio e una continua attenzione alla transizione energetica con l’ampliamento delle fonti di approvvigionamento energetico, incluso il nucleare, sono le potenziali misure politiche dal lato dell’offerta che dovremmo aspettarci dal governo nel 2025″.
I venti contrari
Tuttavia, due venti contrari emergenti potrebbero influire sui rendimenti. Il primo è lo spettro dell’aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi e del rafforzamento del dollaro. Il secondo deriva dal mercato interno, dove un’impennata delle emissioni azionarie potrebbe creare pressioni sulle valutazioni, deviando la liquidità del mercato. Se questi venti contrari si dimostreranno favorevoli – e così sembra mentre entriamo nel 2025 – prevediamo che l’India sovraperformerà il suo benchmark ME per il quinto anno consecutivo.