La finanza alternativa rallenta il passo, ma non si ferma, e potrebbe tornare a crescere nel 2025. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca sul settore, realizzata dal Politecnico di Milano, che evidenzia un segno meno per tutti e sette i settori della finanza alternativa al credito bancario quale fonte di finanziamento per le PMI: minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending, tokenization e crypto-asset, private equity e venture capital, quotazione in Borsa.
La ricerca è stata presentata durante l’Alt-Finance Day, organizzato da Innexta, Unioncamere e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
La performance nel primo semestre 2024
Dopo la leggera flessione del 2023, i sette segmenti di finanza alternativa confermano un andamento negativo anche nel primo semestre del 2024:
- minibond hanno raccolto 202 milioni (609 milioni negli ultimi dodici mesi), con una differenza pari a -33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
- equity e il lending crowdfunding contano in Italia una quarantina di piattaforme autorizzate che hanno raccolto rispettivamente 48 milioni di euro (-17%) e 88 milioni di euro (-3%);
- private equity e venture capital hanno raccolto rispettivamente 370 milioni in 3 operazioni e 494 milioni in 193 operazioni
- nuove quotazioni in Borsa hanno raccolto 72 milioni di euro portando a 206 le aziende quotate sul mercato EGM (Euronext Growth Milan) alla data del 30 giugno 2024.
C’è ottimismo per il 2025
“Ci sono tutti i presupposti per affermare che lo sviluppo della finanza alternativa (o complementare) al credito bancario in Italia stia continuando a generare vantaggi tangibili e che, grazie all’auspicata riduzione dei tassi di interesse, il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta“, dichiara il Professor Giancarlo Giudici del Politecnico di Milano, autore della ricerca.
Per l’esperto ci sono due elementi trasversali che inducono ad essere ottimisti: da un lato, le innovazioni legislative e normative che hanno “alzato l’asticella” nei segmenti più esposti ai rischi di comportamenti opportunistici, come crowdfunding e crypto-asset; dall’altro, la semplificazione dei segmenti più tradizionali come la quotazione in Borsa.
“L’evoluzione tecnologica e il fintech – sottolinea Giudici – stanno, di certo, creando sempre più opportunità per le PMI che vogliono raccogliere capitale. Servono però più attori nella filiera, che possano stimolare sia la domanda di capitale degli imprenditori che l’offerta dagli investitori”.
Cosa è la finanza alternativa
La finanza alternativa è uno strumento a sostegno delle piccole e medie imprese, alternativo appunto al canale tradizionale rappresentato dall’accesso al credito bancario. Si tratta di un tipo di finanza che avviene per canali disintermediati, che fanno leva su fondi di investimento o professionali, gestori di masse e altro.