Fed, tagli in pausa: “Inflazione ancora elevata”. Oggi tocca alla Bce

Ira di Trump: "Hanno fallito". Riflettori puntati sulla Banca Centrale Europea pronta invece ad una nuova sforbiciata

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Redazione

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Pubblicato: 30 Gennaio 2025 06:46

Come ampiamente atteso, nessuna sorpresa dalla Fed che tira il freno –  dopo tre tagli consecutivi  – mantenendo invariato l’intervallo obiettivo per il tasso di interesse al 4,25%-4,5%.

Fed, arriva la pausa

Gli indicatori recenti suggeriscono che “l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto – si legge nello statement – Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide. L’inflazione rimane piuttosto elevata”.

Il Federal Open Market Committee (FOMC) – il comitato che decide sulla politica monetaria – ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano “più o meno in equilibrio”. Le prospettive economiche sono “incerte” e il comitato è attento ai rischi per entrambe le parti del suo doppio mandato.

Inflazione rimane “piuttosto elevata”

Il comitato si dice “pronto ad adeguare la posizione della politica monetaria come appropriato se emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi”, con le valutazioni che terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, tra cui letture sulle condizioni del mercato del lavoro, pressioni inflazionistiche e aspettative di inflazione, e sviluppi finanziari e internazionali.

“Il nuovo anno ha visto la Fed entrare in una “nuova fase” del proprio ciclo di allentamento monetario, con una crescita sostenuta e solidi dati relativi al mercato del lavoro che hanno permesso di adottare un approccio più paziente in un contesto di elevata incertezza di dati e politiche”, sottolinea Lindsay Rosner, head of multi sector fixed income investing di Goldman Sachs Asset Management precisando che si continua a ritenere “che il ciclo di allentamento della Fed non abbia fatto il suo corso, ma crediamo anche che il FOMC “vorrà vedere ulteriori miglioramenti nei dati sull’inflazione per poter effettuare il prossimo taglio dei tassi, come evidenziato dalla rimozione del riferimento ai progressi dell’inflazione”.

Riflettori sulla Bce

Oggi, intanto, riflettori puntati sulla Bce pronta – invece – ad una ulteriore sforbiciata dello 0,25%. A dicembre 2024 il Consiglio direttivo della Bce ha confermato che “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione” e “senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.