Il settore immobiliare domestico chiude la settimana nel complesso positiva, facendo meglio del settore a livello europeo. A dare una spinta al comparto ha contribuito l’ultimo taglio dei tassi della BCE, che continua a sostenere il mercato delle abitazioni ed i mutui, che sono strettamente legati.
La BCE taglia ancora i tassi d’interesse
L’appuntamento più importante della settimana è stato cn la Banca centrale europea che, come ampiamente atteso, ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 2%, un livello che risulta sulla parte alta della fascia di neutralità dei tassi d’interesse.
La Presidente Christine Lagarde ha anche offerto un segnale di “pausa” nel ciclo di adeguamento dei tassi, segnalando che a questi livelli risultano “adeguati a navigare nell’incertezza dei prossimi mesi”. La numero uno della BCE ha comuque lasciato la porta aperta ad altre riduzioni entro l’anno, come confermato dal membro della BCE Mario Centeno, il quale ha affermato che la deflazione potrebbe portare la crescita dei prezzi all’1% ne 2026.
I dati macro della settimana
In calo le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 30 maggio 2025, si registra un decremento del 3,9%, dopo il calo dell’1,2% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è calato del 3,5%, mentre quello relativo alle nuove domande è sceso del 4,3%.
In Regno Unito, l’indice dei prezzi delle case elaborato da Halifax, ha segnalato un rallentamento dei prezzi delle case, registrando un calo dello 0,4% su base mensile a maggio, inferiore al consensus (+0,4%) ed un incremento del 2,5% su base annua, rispetto al 3,2% precedente.
E gli studi di settore
Una indagine Fimaa-Confcommercio sul mercato immobiliare residenziale italiano evidenzia che, nel 2025, le compravendite immobiliari cresceranno dello 0,8% rispetto ai livelli dell’anno precedente a quota 725mila. Il mercato tuttavia risentirà fortemente di dinamiche opposte: da un lato, il calo dei tassi di interesse sui mutui e la maggiore attenzione per l’efficientamento energetico; dall’altro, le quotazioni in crescita, i costi di ristrutturazione elevati e un livello dei salari medi che limita fortemente le possibilità di accesso al credito.
La consueta simulazione di Mutuionline sul taglio dei tassi operato dalla BCE mette in evidenzia risparmi per 18 euro a mese sulla rata del mutuo, che equivale ad un risparmio sull’intera durata di 4.100 euro, considerando un mutuo da 140.000 euro della durata di 20 anni a tasso variabile. Rispetto a gennaio 2025, quando la rata era pari a 827 euro, il risparmio sale a 80 euro al mese e a oltre 19.000 euro sul totale degli interessi del finanziamento, mentre facendo il confronto con la situazione di 12 mesi fa, quando la rata mensile era di ben 159 euro più alta, il risparmio sull’intera durata del mutuo è di oltre 38.000 euro.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana nel complesso positiva. Un po’ meno in UE dove l’indice Stoxx 600 Real Estate ha registrato un decremento dello 0,8% su base settimanale.
Una performance positiva è stata registrata anche dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate avanza di circa l’1%, in linea con l’indice di mercato FTSE MIB che segna un progresso dell’1,5%.
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, la migliore performance è ancora quella di Brioschi che avanza del 3,45% su base settimanale. Nel comparto brillano anche Gabetti (+2,8%), Aedes (+1,1%) ed IGD (+0,8%). In profondo rosso Risanamento (-4,8%), seguita da AbitareIn (-1,8%).