La crisi di Wall Street e del Nikkei trascina in basso le borse europee: cos’è successo

La caduta di Wall Street, in particolare del Nasdaq (-3,3%), pesa sull’apertura delle borse europee, tutte in profondo rosso

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 4 Settembre 2024 09:51Aggiornato: 4 Settembre 2024 18:03

Le principali Borse europee hanno chiuso tutte in territorio negativo. Anche il listino milanese ha avuto una giornata difficile, ma con perdite meno accentuate rispetto ad altre piazze europee.

Il Ftse Mib ha chiuso la giornata a 33.682,26 punti, segnando un calo dello 0,53%. Tra le blue chip, si distingue Tim, che ha concluso le contrattazioni con un rialzo del 2,31%, seguita da Saipem (+2,2%), Diasorin (+1,9%) e Banca Mediolanum (+1%). Sul lato opposto, male il comparto europeo del lusso in scia ai timori su alcuni dati economici provenienti dalla Cina; Moncler ha registrato la peggiore performance, con una perdita del 4,4%, mentre Brunello Cucinelli ha chiuso a -1%. Gli altri cali di giornata sono di Amplifon (-3%), Prysmian (-2,1%) e Interpump (-1,5%). Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +139 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,58%.

Nel panorama borsistico europeo, Francoforte ha registrato un deciso calo dello 0,83%, mentre Londra ha mostrato una performance sostanzialmente debole con una flessione dello 0,35%. Parigi, invece, è stata particolarmente sotto pressione, segnando un forte ribasso dello 0,98%.

Borsa 0re 12: continuano i cali in Borsa

Le vendite continuano a prevalere sulle borse europee, con il Francoforte in calo dello 0,7%, a Parigi dello 0,83%, Londra dello 0,85% e Milano in diminuzione dello 0,46%, scendendo a 33.709,74 punti alle 12.

Sotto pressione risultano Stmicroelectronics e Moncler. Tuttavia, si registrano alcuni guadagni, come Saipem che sale grazie ai nuovi contratti siglati in Arabia Saudita (+1,54). Bene anche le banche: Nexi spicca con un aumento dell’1,34%, raggiungendo 6,352 euro, seguita da Banca Popolare di Sondrio, in rialzo dello 0,96% a 6,83 euro. Altri titoli in crescita includono Banca Mediolanum (+0,74% a 10,94 euro), Finecobank (+0,71% a 15,54 euro), Intesa Sanpaolo (+0,31% a 3,723 euro), Banca Monte Paschi Siena (+0,28% a 5,038 euro) e Banco Bpm (+0,24% a 5,984 euro).

Lo spread Btp/Bund sale a quota 148,18 punti base.

Borsa 0re 9: la crisi in America e Cina non piace ai mercati europei, apertura in calo

Il crollo di ieri di Wall Street, con un calo significativo del Nasdaq (-3,3%), influisce negativamente sull’apertura delle borse europee, tutte in forte ribasso. Francoforte perde l’1,31%,a Parigi il calo è dell’1,14%, il Ftse100 lo 0,83% e il Milano l’1,05%, attestandosi a 33.509 punti. Il rendimento del Btp a 10 anni cala leggermente al 3,64%, mentre lo spread con il Bund aumenta a 141 punti base, in un mercato in attesa di vari dati, soprattutto dagli Stati Uniti.

Molti i titoli in rosso a Piazza Affari

La giornata di ieri era partita bene per Milano e per l’Europa, ma la mazzata è arrivata nel pomeriggio dagli Stati Uniti, con i dati negativi nel settore manifatturiero che ha fatto crollare Wall Street e di rimbalzo anche l’Europa.

Sul listino milanese, si distinguono al momento Campari (+0,10% a 8,08 euro) e Saipem (+0,96% a 1,898 euro), quest’ultima premiata grazie all’aggiudicazione di due contratti offshore in Arabia Saudita, nell’ambito dell’accordo a lungo termine con Saudi Aramco, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di dollari.

I maggiori ribassi della mattina sono stati registrati da Stmicroelectronics, che ha chiuso a 26,845 euro con una perdita dell’1,85%. Moncler segue con un calo dell’1,47%, chiudendo a 53,66 euro, mentre Brunello Cucinelli ha perso l’1,38%, scendendo a 89,20 euro. Anche Stellantis ha segnato un ribasso dell’1,33%, attestandosi a 14,412 euro. Altri titoli in calo includono Azimut (-1,26% a 21,98 euro), Prysmian (-1,20% a 62,54 euro), Ferrari (-1,10% a 438,90 euro) e Finecobank (-1,10% a 15,26 euro). Chiudono la lista Interpump Group (-1,09% a 38,24 euro) e Unicredit (-1,06% a 36,38 euro).

Perchè le Borse sono in caduta

Per le Borse europee si aspetta una giornata molto complessa, con cali generali e difficoltà per alcuni titoli a raggiungere il segno più. Tutto questo è causato dal crollo di ieri di Wall Street, a sua volta causato dai dati deludenti sul settore manifatturiero e sulle spese per le costruzioni negli Stati Uniti.

L’indice Ism manifatturiero, che valuta la performance del settore manifatturiero negli Stati Uniti, è rimasto in territorio di contrazione ad agosto, attestandosi a 47,2 punti, al di sotto delle aspettative di 47,9 punti, ma in leggero aumento rispetto ai 46,8 punti di luglio. Questo segna il ventunesimo mese di contrazione negli ultimi ventidue. Parallelamente, le spese per le costruzioni hanno registrato una diminuzione dello 0,3%, contrariamente alle previsioni del consenso che indicavano un incremento dello 0,1%. In attesa di conoscere i dati sulla disoccupazione americana in calendario venerdì 6 settembre, sui mercati è tornato a prevalere il pessimismo per una recessione dell’economia americana.

E a subire più di tutti questi dati è stato il settore tech, con Nvidia che ha toccato il -9%, causando un effetto a catena nelle altre aziende del settore. In queste ore poi negli uffici di Nvidia è arrivata una richiesta legalmente vincolante da parte dell’Antitrust americano per verificare se stiano sfruttando la loro posizione dominante per limitare l’accesso dei clienti a fornitori alternativi.

Ma non solo Wall Street: a perdere molti punti ieri c’è stato anche il Nikkei di Tokyo che ha registrato un calo del -4,2%, la peggior seduta dal 5 agosto. Non aiutano i risultati di agosto 2024 riguardo la crescita del settore terziario in Cina, che ha mostrato segni di rallentamento. L’indice Pmi dei servizi, elaborato da Caixin, è sceso a 51,6 punti, rispetto ai 52,1 punti registrati il mese precedente, e al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano 51,9 punti.

Spread a 147 punti

In avvio di seduta si registrano acquisti sui titoli di Stato dell’Eurozona, con un conseguente calo dei rendimenti. Il rendimento del Btp decennale benchmark si attesta al 3,71%, in lieve flessione rispetto al 3,74% della chiusura di martedì. Parallelamente, il rendimento del Bund tedesco con la stessa scadenza è sceso al 2,23%. Lo spread tra Btp e Bund rimane stabile a 147 punti base, in linea con il livello registrato ieri sera.