Il Bitcoin e le altre criptovalute proseguono il rally avviato ne weekend, dopo l’attentato a Donald Trump, che ha alimentato le attese di una rielezione dell’ex Presidente americano per un secondo mandato. Mandato che è sempre più probabile di fronte alle incertezze palesate dal rivale Biden e dopo che la convention repubblicana di Milwaukee ha approvato formalmente la nomination di Donald Trump alla Casa Bianca, affiancandogli come vice James David Vance, un ex venture capitalist considerato a favore dei ricchi e dei mercati finanziari, un uomo di origini modeste che incarna bene il concetto di American Dream.
Il tycoon, ora affiancato da un uomo d’affari che alcuni considerano un suo “clone”, è sempre stato complice con il settore degli asset digitali e, quindi, la sua rielezione avvantaggerebbe molto le valute digitali, con regole meno stringenti di quelle attuali.
Bitcoin oltre quota 64.000
Il prezzo del Bitcoin è volato questa mattina, proseguendo il rally della sessione precedente, toccando un massimo di 64,978 dollari, per poi assestarsi a 63.505, in rialzo dell’1,6% rispetto alla vigilia. Il Bitcoin ha così portato il guadagno a una settimana al di sopra del 10%, mentre la performance da inizio anno fa segnare un +50%.
Assieme al Bitcoin corrono anche la altre crypto-valute più note, come Ether che avanza del 2,21% a 3.411 dollari, Solana che sale del 3,40% a 156 dollari e Binance che avanza dell’1,56% a 569 USD.
Dagli ETF all’era Trump
Il mercato delle valute o asset digitali ha conosciuto uno sviluppo più intenso da quando, lo scorso anno, la SEC ha superato le sue reticente ed ha finalmente approvato la quotazione di ETF, cioè di fondi collegati alle principali crypto-valute, come appunto il Bitcoin, Ether e altre. Le domande da parte di alcuni importanti operatori di mercato erano rimaste ferme a lungo, poi la svolta con il via alla quotazione.
Le autorità di vigilanza dei mercati (SEC) e giudiziarie (Dipartimenti di Giustizia) hanno poi avviato una fase di valutazione di questo mercato, che necessita di una regolamentazione ad hoc, visti anche gli scandali provocati da alcuni illustri fallimenti come quello di Mt Gox circa una decina di anni fa e quello più recente di FTX.
Una normativa che, senza dubbio, sotto l’egida del più tradizionalista Joe Biden sarebbe stata più stringente e severa. Trump, invece, ha sempre strizzato l’occhio a questo mercato che, come imprenditore e liberista, vede di buon occhio. L’imprenditore, in corsa per le Presidenziali 2024, ha ribadito di recente che il futuro del Bitcoin dovrebbe essere “costruito negli Stati Uniti e non all’estero”.
Il discorso di Trump sulle crypto
È previsto che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a fine mese, intervenga ad una conferenza sul Bitcoin, a Nashville. Un segnale importantissimo per questo mercato, che ora sta scommettendo seriamente sulla campagna elettorale e sul chiaro sostegno offerto dal candidato ala Casa Bianca, in un momento così significativo della campagna elettorale, dopo l’attentato in Pennsylvania.
Gli esperti del settore e gli operatori stanno ora speculando sul possibile endorsement di Trump e sull’effetto a cascata che questo avrebbe sul mercato e sulla regolamentazione del settore.