Assicurazioni esposte ai cambiamenti climatici: premi attesi in aumento

Il combinato disposto dell'aumento degli eventi meteorologici estremi e della minore copertura dei riassicuratori avrà importanti impatti sul settore assicurativo europeo, e italiano in particolare

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Redazione

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Pubblicato: 19 Novembre 2023 08:00

Gli assicuratori europei stanno diventando più esposti alle perdite legate agli eventi meteorologici estremi, siccome i riassicuratori forniscono meno copertura contro i rischi di catastrofi naturali, e quindi saranno probabilmente costrette ad aumentare i prezzi delle polizze per tenere conto di questo nuovo scenario. È quanto emerso dalle indicazioni arrivate questa settimana dal mercato italiano, e in particolare dal ramo danni, con le perdite legate alle condizioni meteorologiche che avranno in genere un impatto maggiore sulla redditività rispetto a prima.

Il nuovo trend

I riassicuratori globali hanno infatti inasprito i loro termini e condizioni per limitare le loro coperture alla loro protezione dalle catastrofi naturali, in gran parte in risposta alle perdite sempre più frequenti e volatili legate alle condizioni atmosferiche dovute ai cambiamenti climatici. Inoltre, i prezzi più elevati della riassicurazione hanno portato alcuni assicuratori ad acquistare meno coperture. La riassicurazione è uno strumento di cui si servono le compagnie di assicurazione per assicurarsi a loro volta.

Secondo un report di Fitch Ratings, la maggiore esposizione alle perdite legate alle condizioni meteorologiche è stata evidente nei risultati dei primi nove mesi dei tre maggiori assicuratori danni italiani, Generali, Unipol e Allianz Italia. Tutti e tre hanno riferito che le perdite dovute a catastrofi naturali al netto della riassicurazione hanno contribuito maggiormente ai loro loss ratio rispetto allo stesso periodo del 2022.

Gli eventi metereologici significativi

L’agenzia di rating ricorda che l’Italia, come molti altri paesi in Europa, quest’anno ha subito significativi eventi catastrofici naturali, tra cui inondazioni nell’Italia centrale a giugno e grandinate nel nord Italia a luglio. Tuttavia, il costo per gli assicuratori è stato generalmente più elevato rispetto a eventi simili degli anni precedenti. “Riteniamo che la ragione principale di ciò sia la minore copertura riassicurativa – si legge nel rapporto – In Germania, ad esempio, il gruppo Allianz ha riportato un impatto di 19,1 punti percentuali dovuto alle catastrofi naturali nel 3Q23, rispetto ai 14,3% nel 3Q21, quando la Germania ha vissuto la più grande catastrofe naturale degli ultimi tempi con gravi inondazioni nelle parti occidentali del paese”.

La sottoassicurazione italiana

Viene anche fatto notare che l’assicurazione contro il rischio di catastrofi naturali in Italia è bassa rispetto agli standard europei. La maggior parte dei grandi edifici commerciali sono assicurati contro le catastrofi naturali, ma solo il 15% degli immobili commerciali delle PMI e il 5% degli immobili residenziali sono coperti, e solo il 5% delle polizze di assicurazione auto include la copertura catastrofale, secondo i dati di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative).

In questo contesto, il Parlamento italiano sta discutendo una proposta del governo per introdurre un’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali per le imprese entro la fine del 2024. Ciò potrebbe creare un’opportunità di business per gli assicuratori, ma potrebbe rendere i loro risultati più volatili, in particolare se i riassicuratori non annulleranno le loro recenti restrizioni.

I prezzi aumenteranno

Nonostante le difficoltà citate, Fitch non vede grossi problemi per le grandi compagnie di assicurazione italiane. La previsione è infatti che i premi aumenteranno, compensando alcuni se non tutti gli effetti futuri di una maggiore esposizione alle perdite legate alle condizioni meteorologiche e maggiori costi di riassicurazione. In particolare, l’assicurazione auto, il principale ramo d’attività, vedrà probabilmente aumenti significativi dei premi in quanto è in gran parte in perdita, in parte a causa della maggiore esposizione alle catastrofi naturali.