Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto a Copenaghen in occasione dell’Eurogruppo ed Ecofin, ha diffuso tramite una nota ufficiale la propria posizione sul progetto dell’euro digitale. Le sue parole mettono in evidenza le priorità del governo italiano e il quadro delle discussioni europee su una misura che potrebbe trasformare il sistema dei pagamenti. Giorgetti ha sottolineato l’importanza di adottare una procedura chiara e trasparente per definire i limiti di detenzione dell’euro digitale. Questo aspetto è considerato cruciale per evitare che lo strumento si trasformi in una riserva di valore, preservando così l’equilibrio del sistema finanziario. “Avere limiti di detenzione chiari e appropriati – ha spiegato – favorirà l’utilizzo, eviterà che diventi una riserva di valore e risponderà alle preoccupazioni del settore privato in merito all’impatto sulla stabilità finanziaria”.
Costi di gestione e tutela dei consumatori
Altro punto centrale riguarda i costi di gestione. Il ministro ha ribadito che il modello di compensazione deve essere inferiore a quello delle carte di pagamento tradizionali. L’obiettivo è tutelare i consumatori e rendere l’euro digitale uno strumento competitivo ed efficace rispetto agli strumenti già diffusi nel mercato. Ridurre i costi delle transazioni elettroniche è infatti una delle condizioni per garantire la diffusione dello strumento e rafforzarne l’adozione a livello europeo. Nella nota ufficiale, Giorgetti ha posto l’accento anche sul ruolo dell’euro digitale nella difesa della sovranità finanziaria europea. Lo strumento, ha spiegato, deve assicurare “autonomia strategica e resilienza del nostro sistema finanziario di fronte alle minacce esterne”. Si tratta di un obiettivo politico oltre che economico, che mira a rafforzare l’indipendenza dell’Unione europea in un contesto globale caratterizzato da forte competizione e da rischi geopolitici.
Il confronto europeo
Il tema dei limiti di detenzione e del processo di emissione è stato al centro delle discussioni a Copenaghen. Al termine della riunione, il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha confermato che è stato raggiunto un ampio consenso sull’equilibrio tra le diverse questioni in gioco, nel rispetto delle prerogative di ciascuna istituzione coinvolta. Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha definito l’intesa un “passo avanti importante”, sottolineando l’urgenza di proseguire rapidamente i lavori legislativi a livello europeo.
Cos’è l’euro digitale
L’euro digitale è pensato come un mezzo di pagamento elettronico accessibile gratuitamente a tutti i cittadini dell’area euro. Avrebbe caratteristiche simili al contante in termini di sicurezza e riservatezza, ma con la possibilità di essere utilizzato in forma digitale, anche offline, tramite un portafoglio elettronico (wallet) fornito da banche o intermediari autorizzati. L’obiettivo è offrire uno strumento europeo uniforme, riducendo la dipendenza dai circuiti di pagamento internazionali. Ogni utente potrebbe detenere euro digitali fino a una soglia massima stabilita, con la possibilità di collegare il wallet al proprio conto corrente per i trasferimenti automatici. Questa impostazione servirebbe a mantenere la stabilità del sistema bancario, evitando eccessivi deflussi di depositi. Il nuovo strumento, oltre a garantire pagamenti rapidi e sicuri nei negozi e online, potrebbe rendere più semplice la gestione dei pagamenti ricorrenti come affitti e bollette.