Social card, dubbi sui beneficiari: chi dovrà restituire tutto

Federcontribuenti annuncia conseguenze molto amare per alcune famiglie italiane: la social card è stata infatti consegnata anche i percettori del Rdc

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il nuovo sistema della social card, Dedicata a te, lanciato dal governo Meloni, è ormai attivo. Si tratta di una carta acquisti che mira a tendere la mano alle famiglie italiane, alle prese con l’aumento generalizzato dei prezzi.

Non sono mancate critiche in merito ma, al di là della discussione politica in atto, è stato lanciato un allarme in merito dall’associazione dei consumatori, Federcontribuenti. Si registra infatti un problema potenzialmente molto gravoso in relazione ai riceventi della social card, ottenuta anche dai percettori del Reddito di Cittadinanza.

Social card a chi riceve il Rdc

Uno dei limiti posti per la social card Dedicata a te è l’impossibilità per i percettori del Reddito di cittadinanza, così come di altri aiuti, di riceverla. Il regolamento stilato dal governo Meloni parla chiara in merito, eppure Federcontribuenti sottolinea come qualcosa stia andando terribilmente storto.

Lunghe code agli uffici postali, dunque, anche da parte di chi non ne avrebbe diritto. Ciò genererà problematiche connesse a ricadute fiscali, e non solo. Parliamo di un sostegno una tantum del valore di 383,50 euro, da utilizzare unicamente per l’acquisto di generi alimentari, eccezion fatta per determinati prodotti come le bibite alcoliche.

L’INPS ha individuato i beneficiari e dato mandato alle amministrazioni locali di procedere con gli avvisi. Il tutto secondo un’analisi dei modelli ISEE registrati, che non devono superare quota 15000 euro.

Viene però sottolineato un problema a monte. Durante l’analisi da parte degli uffici dell’INPS, alcuni modelli ISEE, connessi a soggetti con il Reddito di cittadinanza ancora attivo (per alcuni è stato sospeso a luglio 2023, ndr), non sono stati esclusi dall’elenco dei beneficiari della social card. Il consiglio per questi cittadini è di non attivare la carta del governo, perché potrebbe rivelarsi un amaro boomerang. Di seguito riportiamo infatti le conseguenze possibili, anticipando polemiche e disagi nei prossimi mesi.

Social card a chi non ne ha diritto: le conseguenze

Tra non molto potrebbe esplodere un vero e proprio caso social card. Polemiche a parte per la cancellazione del Reddito di cittadinanza e l’introduzione di bonus una tantum, il problema sollevato da Federcontribuenti è serio e necessita di un intervento immediato.

Chiunque percepisca il Reddito di cittadinanza, ricevuta notifica dalla propria amministrazione, abbia ottenuto la social card, potrebbe dover corrispondere il proprio beneficio all’Agenzia delle Entrate.

Non è da escludere, inoltre, che siano previste delle sanzioni, a patto che non si provi l’esistenza di una falla nel sistema. Nella migliore delle ipotesi, però, si andrà a richiedere il denaro da parte di famiglie in chiara difficoltà economica, generando un danno invece di tenere la mano in soccorso.

Il problema è stato sollevato proprio da alcuni percettori del Rdc, come spiega l’associazione: “Ci hanno informato che alle Poste sono state consegnate carte acquisti anche a soggetti percettori del Reddito”.

Attivare la card vuol dire mettere a rischio sé e l’Erario. Ben presto l’Inps inizierà a fare controlli. Ciò si tradurrà in lettere amare verso la fine del 2023, richiedendo indietro una singola rata non dovuta, avendo ottenuto la card, o l’intero ammontare del Reddito di cittadinanza per il 2023, essendo trovati in fallo.