Alibaba e E-Mart si alleano per una joint venture da 4 miliardi di dollari in Corea del Sud

L'obiettivo è quello di competere meglio nel settore della vendita al dettaglio online in rapida evoluzione in Corea del Sud

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 26 Dicembre 2024 17:08

Il gigante cinese Alibaba Group Holding è in procinto di finalizzare un accordo per integrare le sue operazioni in Corea del Sud con la piattaforma di e-commerce E-Mart, dando vita a una nuova società dal valore stimato di circa 4 miliardi di dollari. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, AliExpress International e Gmarket formeranno una joint venture con quote paritarie (50-50). Inoltre, le due aziende prevedono di effettuare ulteriori investimenti nella JV, che avrà il controllo totale su Gmarket.

Le difficoltà di Alibaba e i motivi della fusione

Alibaba punta a rafforzare la sua presenza internazionale per compensare la crescita rallentata del suo core business di e-commerce in Cina, penalizzato dal calo del boom economico nazionale. La fusione con E-Mart in Corea del Sud rappresenterebbe un’opportunità strategica per entrambe le aziende, consentendo loro di affrontare la concorrenza di attori locali come Naver e Coupang, oltre a competitor cinesi come Temu. La Corea del Sud, nonostante una popolazione di soli 52 milioni di abitanti, si posiziona come il quarto mercato mondiale dell’e-commerce, secondo le stime di Euromonitor. Un risultato meno sorprendente se si considera l’elevata penetrazione della banda larga, grazie a una delle reti internet più veloci al mondo.

Un tempo dominatore incontrastato dell’e-commerce cinese, Alibaba sta affrontando difficoltà nel mantenere i precedenti ritmi di crescita, complice l’ascesa di nuovi competitor come Pinduoduo (PDD) e ByteDance. A ciò si aggiunge il rallentamento dell’economia cinese, che ha spinto l’azienda a riorganizzare le sue attività, consolidando il core business, integrando le operazioni nazionali e internazionali nell’e-commerce e concentrando gli investimenti nei settori con le prospettive di margine più elevate.

In questa direzione si colloca la decisione, annunciata la scorsa settimana, di cedere la catena di grandi magazzini Intime per circa 1 miliardo di dollari (circa 950 milioni di euro al cambio attuale) a Youngor Fashion, una compagnia attiva nel settore tessile e dell’abbigliamento. L’operazione comporterà per il gigante dell’e-commerce una perdita di circa 1,3 miliardi di dollari (1,2 miliardi di euro) rispetto all’investimento iniziale in Intime.

Inoltre, Alibaba potrebbe presto creare una joint venture con il gruppo sudcoreano Shinsegae. Secondo i termini dell’accordo, Shinsegae investirà la sua quota del 100% nella piattaforma di e-commerce sudcoreana Gmarket. AliExpress Korea e Gmarket saranno integrate nella joint venture, che verrà costituita nel 2025. Tuttavia, le due piattaforme continueranno a essere gestite in modo indipendente.

Cos’è E-Mart

Nel corso degli anni, E-Mart ha esteso la sua attività di e-commerce sia attraverso una crescita organica che tramite acquisizioni strategiche. Nel 2021, l’azienda ha acquisito per circa 3 miliardi di dollari una quota di controllo della filiale sudcoreana di eBay, ampliando così la sua base clienti e diversificando l’offerta verso nuove categorie di prodotto.

Le azioni di E-Mart hanno registrato un aumento del 5,45% alla Borsa di Seoul, portando la capitalizzazione dell’azienda a 1,4 miliardi di dollari, mentre i titoli di Alibaba quotati alla Borsa di Hong Kong sono saliti del 2,65%.

Il consolidamento del mercato sudcoreano dell’e-commerce avviene in un contesto di fiducia dei consumatori in calo, scesa ai minimi da quando è iniziata la pandemia, a causa delle recenti tensioni politiche legate al tentato colpo di Stato contro il presidente Yoon Suk Yeol.