Le esportazioni italiane sono cresciute del 2,6% rispetto ad agosto, quando avevano fatto registrare un brusco calo in confronto sia al mese precedente, sia ai dati del 2024. Particolarmente positivo il dato degli Stati Uniti, verso cui le esportazioni sono cresciute del 34% negli ultimi 12 mesi e del 9% da inizio anno.
A settembre le aziende italiane hanno riparato al crollo delle esportazioni di agosto verso gli Usa. Un indizio sul fatto che l’accordo commerciale raggiunto con l’Unione europea non danneggi in maniera particolare i prodotti italiani. Il risultato di agosto era probabilmente legato all’accumulo di scorte da parte delle aziende americane in vista dell’entrata in vigore dei dazi.
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Cresce l’export italiano a settembre
I dati Istat relativi a settembre sulle esportazioni restituiscono un quadro confortante dopo i cali di agosto. Su base mensile, il +2,6% registrato è trainato da un +6,4% verso i Paesi extra Ue, mentre si registra un leggero calo (-0,8%) verso il mercato unico. Negli ultimi 12 mesi la crescita risulta del 10,5%, composta da
- +10,2% verso i Paesi Ue;
- +10,9% verso i Paesi extra Ue.
I dati dall’inizio dell’anno segnalano però un rallentamento di questa crescita. Nei primi nove mesi dell’anno la crescita delle esportazioni è stata solo del 3,5%, a causa di un andamento incerto delle esportazioni extra Ue, ferme a +2,4%. Sembra essere questo il principale risultato dei dazi. Altro dato da sottolineare è quello delle importazioni, che a settembre superano di gran lunga l’export per crescita, stabilendosi al 4,1%.
Rimbalzano le esportazioni negli Usa
Il dato più confortante viene dagli Stati Uniti. A settembre gli Usa sono tornati a essere il primo Paese per crescita delle esportazioni italiane in assoluto. Dopo un crollo di oltre il 21% del valore dell’export del nostro Paese verso Washington, a settembre si è verificato un balzo del 34,7% su base annua, che ha riportato il dato in una traiettoria di crescita.
Esattamente come per il dato generale, però, anche per gli Usa la crescita dall’inizio dell’anno è rallentata. Tra gennaio e settembre le esportazioni italiane negli Stati Uniti sono aumentate infatti soltanto del 9%. I settori maggiormente esposti all’economia americana sono:
- i mezzi di trasporto, 24,4% delle esportazioni totali;
- la farmaceutica, 19,6% delle esportazioni totali;
- i macchinari, 16,6% delle esportazioni totali.
Questi risultati sono probabilmente frutto della fine del frontloading. All’annuncio di nuovi dazi da parte di Trump prima dell’estate, le aziende americane avevano iniziato a fare scorta di beni di importazione dall’Europa, inclusi quelli italiani. All’entrata in vigore delle tariffe, ad agosto, si sono quindi ritrovati con i magazzini pieni, senza la necessità di importare come di consueto.
I settori che crescono maggiormente all’estero
Le esportazioni italiane risentono molto ancora delle vendite nel settore navale verso gli Stati Uniti, che spingono il comparto dei mezzi di trasporto in cima a quelli che crescono maggiormente. A settembre, però, sono i farmaci a riportarsi in testa. Sono proprio le esportazioni verso gli Stati Uniti, spinte probabilmente dalla fine delle scorte pre-dazi, ad aiutare questo settore.
La classifica dei settori manifatturieri con le esportazioni in maggiore crescita rispetto ai livelli di settembre 2024, recita:
- farmaceutica, +39,4%;
- mezzi di trasporto, +21,6%;
- metallurgia, +19,0%.