Dal bonus di 200 euro alla cessione crediti: come cambia il decreto Aiuti

Il Consiglio dei Ministri ha apportato alcune modifiche al decreto approvato lunedì scorso ampliando la platea del beneficiari ed introducendo nuovi bonus e aiuti per famiglie ed imprese

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Redazione

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Arriva un ritocco per il decreto Aiuti, la quasi manovra da 14 miliardi approvata dal CdM lunedì scorso, per sostenere famiglie ed imprese dagli effetti della guerra in Ucraina e del caro bollette. L’approvazione del decreto è avvenuta in due step, poiché alcune misure avevano richiesto una riflessione maggiore, in particolar modo il bonus “una tantum” da 200 euro che ora viene concesso praticamente a tutti. Ma vediamo le novità:

Bonus da 200 euro per tutti

Il nuovo testo prevede un ampliamento del bonus da 200 euro, che era stato inizialmente pensato per lavoratori, pensionati e disoccupati. Ora vengono compresi anche coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza e gli stagionali, due categorie sostenute dal M5S e dal Ministro Orlando, e ancora agli autonomi ed ai collaboratori domestici (Colf) grazie alle pressioni delle ministre Elena Bonetti (IV) e Mariastella Gelmini (FI).

L’indennità “una tantum” erogata per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie arriverà con la busta paga di luglio per i lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro.

Le altre misure per le famiglie

Istituito un bonus trasporti da 60 euro a favore di studenti e lavoratori con reddito fino a 35mila euro, che viaggiano sui mezzi pubblici locali, regionali, interregionali e sui treni. Si tratta di un buono che copre fino al 100% della spesa per l’abbonamento fino ad un limite di 60 euro , la cui erogazione del buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre.

Arriva anche un allentamento delle maglie del Superbonus 110%, con la riammissione delle cessioni multiple di crediti, per liberare le banche dall’ingorgo in cui erano venute a trovarsi con un numero limitato di cessioni a tre.

Arrivano nuove risorse anche per le Regioni, per finanziare fino al 30 giugno 2022 i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale istituiti durante la pandemia per le esigenze delle scuole (orari scaglionati).

Aiuti per 10 miliardi a favore delle imprese

A favore delle imprese il MIMS ha stanziato quasi 10 miliardi di aiuti contro il caro materiali, carburanti e prodotti energetici nel 2022, per assicurare la realizzazione delle opere pubbliche e dei progetti finanziati con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale Complementare.

La cifra comprende interventi nel settore trasporti: norme per favorire gli investimenti dei concessionari autostradali ed evitare che i maggiori costi si riflettano sui pedaggi pagati dall’utenza ed un credito di imposta per l’autotrasporto riferito a veicoli meno inquinanti.

Sale a 150 milioni lo stanziamento a favore delle imprese danneggiate dalla guerra in Ucraina, con l’aggiunta di altri 20 milioni di un fondo per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole.