Si profila una stangata con la riapertura imminente dell’anno scolastico. Lo denuncia l’Unione Nazionale Consumatori che ha stimato gli aumenti relativi alla scuola, elaborando i dati Istat. I rincari riguarderanno libri, quaderni, penne, attrezzature per la scuola, materiali di cancelleria e persino gli alloggi universitari: con questi aumenti, la spesa complessiva può arrivare a 700 euro per ogni figlio.
Tutti gli aumenti
Per i libri scolastici si prevede un rialzo complessivo del 2,8%, superiore al tasso di inflazione programmata pari all’1,8% valido per i testi della scuola primaria e secondaria di primo grado, ma ampiamente superato per le scuole superiori, considerando anche dizionari e finti libri facoltativi. Una variazione che sale al 6,7% rispetto al 2023 e all’11,9% sul 2022, superiore al tasso di inflazione generale corrispondente, pari, rispettivamente, al 2,9% e al 9%.
Sembra andare meglio per quadernoni e risme di carta che costano per il momento l’1,5% in più rispetto a un anno fa, l’incremento minore tra i prodotti monitorati, ma si tratta solo un miraggio: i consumatori, infatti, pagano ancora i mega rincari del 2022 (+9,8%) e del 2023 (+7,5%), che, sommati, portano oggi a spendere il 20,3% in più rispetto al 2021.
Penne, matite ed evidenziatori registrano un aumento del 6,9% sul 2024, il record rispetto a un anno fa, così come nel confronto con il 2022 (+16,6%) e con il 2021 (+24,2%). Gli alloggi universitari aumentano del 6% sul 2024, la seconda peggiore performance annua e al primo posto dei rialzi rispetto al 2023 con +13,6%.
| Categoria | Rialzo % 2025/2024 | Rialzo % 2025/2023 | Rialzo % 2025/2022 | Rialzo % 2025/2021 |
|---|---|---|---|---|
| Libri scolastici | 2,8 | 6,7 | 11,9 | 14,4 |
| Risma di carta, quadernone | 1,5 | 2,6 | 12,1 | 20,3 |
| Penne, matite ed evidenziatori | 6,9 | 10,4 | 16,6 | 24,2 |
| Alloggi universitari | 6 | 13,6 | 15,7 | 19,8 |
L’appello dell’Unc: “Via la tassa occulta”
Il presidente dell’Unc, avvocato Massimiliano Dona, parla apertamente di “tassa occulta” e lancia questo forte appello:
Il Governo deve intervenire immediatamente contro il caro scuola con un decreto che elimini ogni vincolo agli sconti sui libri scolastici, modificando la Legge 27 luglio 2011, n. 128. Nel 2019 i ribassi arrivavano anche al 25%, mentre oggi non possono superare il 15%. Una tassa occulta del 10% a danno dei consumatori.
Secondo Dona, la situazione è aggravata dagli abusi degli editori digitali, che impediscono, una volta utilizzato il codice digitale, non è possibile trasferire la componente online del libro a un nuovo acquirente. Un abuso che, come dichiara l’Antitrust, “pregiudica il riutilizzo dei libri usati e ne deprezza il valore”, oltre a creare disparità rispetto alle edizioni cartacee e a ostacolare il comodato d’uso gratuito.
Come risparmiare sui libri scolastici
Tuttavia anche sulla spesa scolastica è possibile risparmiare sensibilmente e abbattere i costi. Una prima soluzione che l’Unc consiglia è quella di rivolgersi alla grande distribuzione: anche negli ipermercati, infatti, si trovano testi scolastici a prezzi più convenienti rispetto alle cartolibrerie, con uno sconto che può arrivare fino al 15% del prezzo di copertina. Lo stesso vale per l’e-commerce: acquistare online permette spesso di usufruire di riduzioni analoghe, anche se in molti casi il risparmio si concretizza in buoni acquisto.
Un’alternativa ancora più economica è rappresentata dai libri usati. Acquistarli direttamente da altri studenti consente di ridurre la spesa fino al 50%. In mancanza di questa possibilità, ci si può rivolgere a librerie o bancarelle che trattano testi di seconda mano. In ogni caso, è bene verificare che le edizioni siano realmente aggiornate. Spesso, infatti, le cosiddette “nuove edizioni” non contengono modifiche sostanziali