Mobilità di massa ed elettrificazione: sembra essere sempre più questo il paradigma del prossimo futuro, specialmente in Europa, dove l’UE è particolarmente impegnata nella spinta alla transizione e le case automobilistiche provano ad adeguarsi alle sollecitazioni politiche. L’obiettivo resta quello di ridurre le emissioni di CO2 e introdurre nuove pratiche a basso impatto ambientale. I motori termici, o a combustione interna – cioè i classici benzina e diesel – hanno dunque davanti ancora pochi anni di gloria. E del resto i maggiori gruppi automobilistici hanno smesso di investire sul loro sviluppo.
Non sarà un passaggio immediato né particolarmente traumatico – la transizione richiederà non meno di 15/20 anni – ma la road map è tracciata a livello di Unione Europea, e a cascata riguarda e riguarderà i singoli paesi membri.
Bruxelles fissa l’asticella
Intanto non passa inosservata la notizia chde proviene dalla regione di Bruxelles, in Belgio, dove si è deliberato lo stop dal 2030 alle auto diesel e dal 2035 anche a quelle a benzina. Il traguardo di una mobilità totalmente elettrica, dunque, è distante meno di una quindicina di anni.
La proposta in realtà era stata avanzata già nel 2018, ma la decisione definitiva è stata adottata solo in questi giorni, con due date che, di fatto, anticipano le mosse di altre nazioni e anche, con tutta probabilità, dell’Unione Europea.
Il ‘peso’ di Bruxelles
Il Belgio, riferisce l’Ansa, è tra i nove paesi Ue ad aver chiesto alla Commissione europea di indicare una data per la fine della immatricolazione delle auto a benzina o diesel. Una richiesta a cui, fanno sapere da Bruxelles, si è arrivati dopo anni di studi sul clima e sulla qualità dell’aria e sull’impatto dei veicoli spinti da motori endotermici. Dunque la decisione riguarda la regione belga di Bruxelles, ma fatalmente finirà per avere un peso specifico su quelle che saranno le direttive per tutto il continente.
La Commissione Europea
La Commissione europea è al momento al lavoro per definire meglio il piano “emissioni zero” per i veicoli venduti a partire dal 2035: questa è la data fissata oltre la quale i funzionari Ue intendono approvare lo stop definitivo alla circolazione di auto a diesel e benzina. Le nuove regole rientrerebbero in un rinnovamento degli standard di riduzione delle emissioni delle auto in Europa, uno dei capi saldi del Green Deal Ue per raggiungere le emissioni nette di CO2 entro la metà del secolo. Prima dello stop definitivo, però, la Commissione sta valutando un passaggio graduale, individuando un’altra data importante per il blocco, quella del 2030, anno in cui si punta ad imporre una riduzione del 60% delle emissioni di auto, alzando il limite attuale del 37,5% per poi arrivare a quello definitivo pari al 100%.
L’Italia pensa al 2040
Addio alle auto a benzina e diesel entro il 2040. E’ questa, secondo il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, la data per l’inizio dell’era in cui la mobilità sarà solo elettrica in Italia. “Nel governo stiamo ancora ragionando. Ci sono Paesi, come quelli del nord Europa, che hanno fissato il limite al 2030. Altri al 2040. A luglio arriverà l’indicazione della Commissione Europea. Noi presto decideremo, ma direi che il 2040 è una data limite”, ha detto in una intervista a ‘la Repubblica’.
Naturalmente si parla di stop a produzione e vendita di auto termiche nel 2040, non di circolazione (al netto delle probabili sempre maggiori limitazioni future nelle città, specie per i diesel). E vale anche la pena evidenziare come il paradigma riguardi anche le autovetture ibride, che al momento della totale elettrificazione saranno equiparate a quelle termiche (mild-hybrid, full-hybrid o plug-in che siano).