Crescono i bonifici istantanei anche in Italia, ma restano ancora diversi nodi da sciogliere a livello bancario, tra cui i costi e i tempi di effettuazione. Da gennaio entrano in vigore le nuove regole Ue, che porteranno grandi novità per i clienti di tutte le banche presenti in Europa. Vediamo cosa cambia.
Crescono i bonifici istantanei
Aumentano i bonifici instantanei in Europa, e anche in Italia ormai rappresentano il 10% dei bonifici totali, con un trend in crescita. A dirlo, dati alla mano, è la vice direttrice generale della Banca d’Italia Chiara Scotti nel suo intervento alla Focus session on Tips dell’Advisory Group on Market Infrastructures for Payments che si è svolto presso la filiale di Milano di Bankitalia.
I bonifici istantanei, in euro, sono bonifici eseguiti immediatamente, 24 ore su 24 e in qualsiasi giorno di calendario, che consentono di accreditare fondi sul conto del beneficiario in 10 secondi. Nell’area Sepa il volume dei bonifici istantanei sul totale dei bonifici è passato dal 12% di giugno 2022 al 19% circa di giugno 2024. In Italia, nello stesso intervallo di tempo, è passato dal 4% al 10%.
Scotti ha citato in particolare il caso della Svezia, dove la percentuale sfiora addirittura il 40%. La ragione principale di queste differenze, con ogni probabilità, spiega, è dovuta all’avvio nei Paesi scandinavi dello strumento di pagamento istantaneo già dal 2012, ossia con un anticipo di circa 5 anni rispetto alla nascita dello schema instant nell’area Sepa.
“È, pertanto, ragionevole ritenere che la disponibilità di uno strumento di pagamento istantaneo sia in grado di orientare le preferenze di cittadini e imprese e che anche nella Sepa la diffusione dei bonifici istantanei seguirà un trend crescente negli anni a venire”.
Quali problemi ci sono oggi
Da tempo l’Europa sta lavorando alla creazione di un mercato integrato dei bonifici istantanei in euro: per farlo, è essenziale però che le operazioni bancarie rispettino in tutti i Paesi membri le stesse regole e gli stessi requisiti.
Obiettivo di Bruxelles è avere pagamenti istantanei senza addebitare costi o oneri aggiuntivi rispetto a quelli applicati ai bonifici ordinari, con la possibilità che i clienti possano sempre fissare un importo massimo per i pagamenti istantanei, e garantire la sicurezza dei consumatori con misure aggiornate per individuare frodi e verificare l’identità del destinatario.
La disponibilità 24 ore al giorno e ogni giorno dell’anno è proprio una caratteristica intrinseca di questo tipo di bonifico. Tutti i prestatori di servizi di pagamento, cosiddetti PSP, che offrono l’esecuzione di bonifici ai propri utenti – cosiddetti payment services user o PSU – dovrebbero offrire ai PSU, cioè ai propri clienti, la possibilità di effettuare bonifici istantanei, che dovrebbero essere elaborati senza ritardi e nella valuta di denominazione del conto stesso entro 10 secondi: sempre in 10 secondi il pagatore dovrebbe ricevere conferma dell’esecuzione del bonifico istantaneo.
Purtroppo però succede che, ad oggi, non sia così semplice effettuare un bonifico istantaneo, o perché alcune banche mettono a disposizione il servizio solo in determinati giorni o orari, o perché talvolta capita che vengano richieste procedure di autenticazione, tramite app IO o altri sistemi, per cui la rapidità non è più assicurata, e molti clienti desistono e optano per il carpo vecchio bonifico ordinario. O perché, anche, il sovrapprezzo per l’immediatezza è salatissimo: si va da 60 centesimi a 2,30 euro a seconda della banca.
Cosa cambia da gennaio 2025
Da gennaio questa stortura però dovrebbe finire. Il 9 gennaio 2025 entra infatti in vigore il Regolamento europeo 886/2024 sui bonifici istantanei, che introduce importanti novità.
Tra tutte, non ci saranno più limiti di orario e dunque tutti noi potremo effettuare con il nostro home banking pagamenti istantanei in qualsiasi momento, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, persino il sabato, la domenica e nei estivi.
Altra novità, i costi: i bonifici istantanei costeranno come quelli ordinari. Stop quindi a extra vari che venivano applicati in vario modo. Per prevenire eventuali aumenti da parte delle banche e cassare sul nascere manovre “furbette”, peraltro, la Commissione Europea ha annunciato un sistema di monitoraggio retroattivo.
Occhio anche alle soglie di pagamento. Il limite massimo per i bonifici istantanei è di 100mila euro. Tuttavia, per rendere le operazioni più sicure, sia le banche stesse che i clienti possono scegliere di impostare tetti più bassi.
Rischio truffe in aumento
Un aspetto di cui tenere conto è che non è possibile revocare un bonifico istantaneo, il che ci rende più vulnerabili all’errore. E potenzialmente alle truffe.
Un incremento dei bonifici veloci porta con sé infatti anche un aumento delle potenziali truffe. A parlarne alla presentazione del pulsante antifrode Ing è stata qualche settimana fa anche la vicequestore Lisa Di Berardino, responsabile della sezione di polizia giudiziaria della Procura presso il tribunale di Milano e superesperta di truffe cibernetiche.
“Se tutte le banche trasformeranno i bonifici ordinari in istantanei sarà veramente dura tutelare i cittadini dalle frodi online” ha detto. “Sarà, infatti, molto più difficile bloccare pagamenti sospetti in favore di potenziali truffatori”, motivo per cui “è necessario un cooling period, un periodo di sospensione dell’invio dei soldi che consenta ai rispettivi reparti antifrode di fare le opportune verifiche ed eventualmente bloccare il pagamento. Sempre che sia possibile”.
Verso e da quali Paesi si possono fare bonifici istantanei
I Paesi che possono effettuare e ricevere bonifici istantanei sono quelli inseriti nella cosiddetta area Sepa-Single Euro Payments Area: si tratta appunto di un’area unica in cui le transazioni in euro sono eseguite secondo standard uniformi. L’area Sepa comprende oggi 38 Paesi:
- i 26 paesi Ue, inclusi quelli che non hanno adottato l’euro come moneta unica ma lo utilizzano nei pagamenti
- i 3 Paesi che aderiscono allo Spazio Economico Europeo: Islanda, Norvegia e Liechtenstein
- i 9 Paesi extra UE che effettuano pagamenti in euro: Regno Unito, Svizzera, Principato di Monaco, San Marino, Guernsey, Jersey, Isola di Man, il Principato di Andorra e la Città del Vaticano.
Una banca situata in uno Stato membro europeo la cui moneta non sia però l’euro non è tenuto a offrire ai propri cliente il servizio di pagamento di invio di bonifici istantanei in euro oltre un limite di 25mila euro per operazione, da conti di pagamento denominati nella valuta nazionale dello Stato membro, nel periodo in cui non invia né riceve operazioni di bonifico non istantaneo in euro in relazione a questi conti di pagamento. Le autorità competenti possono concedere un’autorizzazione preventiva su richiesta della banca per un periodo di 1 anno. Su richiesta, il periodo può poi essere prorogato di ulteriori periodi di 1 anno a seguito di una nuova valutazione da parte delle autorità competenti alla liquidità in euro.