Nelle anticipazioni del Rapporto sulla stabilità finanziaria, la Banca centrale europea (Bce) ha messo in guardia dai possibili effetti che le tensioni geopolitiche possono avere sull’economia. Secondo Francoforte, le conseguenze delle guerre in Medio Oriente e Ucraina possono sommarsi a fattori già in atto fino a creare una crisi sistematica.
Negli ultimi anni la situazione geopolitica si è aggravata, con l’emergere di tensioni latenti che hanno condizionato l’economia globale. La guerra in Ucraina ha avuto un impatto diretto sui mercati dell’energia e alimentare, mentre il conflitto tra Israele e Hamas ha cambiato le rotte del commercio globale.
La Bce mette in guardia sulle guerre
La Banca centrale europea, l’organo di controllo della moneta unica, ha anticipato il suo Rapporto sulla stabilità finanziaria che quest’anno si concentrerà sui rischi geopolitici. Negli ultimi anni infatti, fa notare la Bce, la situazione internazionale è diventata sempre più instabile e questo può condizionare l’economia.
In particolare, nelle anticipazioni dello studio, la Bce indica come alcuni shock geopolitici possano avviare crisi economiche sistematiche agendo da inneschi per problematiche già presenti in precedenza. La banca centrale invita quindi gli organi competenti, politici ed economici, a monitorare con attenzione determinate situazioni per evitare che degenerino e finiscano fuori controllo.
Lo studio indica anche alcuni modi per mantenere stabile la situazione economica e finanziaria dei Paesi dell’area euro anche in caso di shock geopolitici. Da una parte consiglia alle banche di diversificare le proprie operazioni per renderle più resilienti in caso di repentini cambiamenti degli scenari internazionali. La Bce spinge poi a un’attenta valutazione del rischio e a requisiti più stringenti sulla liquidità. Infine, suggerisce di allocare alcune risorse umane, in particolare esperti in materia di rischi derivati dalle crisi geopolitiche, per valutare al meglio le situazioni che possono influenzare l’economia.
Tutte le conseguenze economiche dei conflitti geopolitici
Negli ultimi anni diversi scenari geopolitici hanno visto emergere conflitti rimasti per anni latenti. Questo ha avuto un impatto diretto sull’economia mondiale, con conseguenze gravi per l’Europa e per il resto del mondo. La guerra in Ucraina è un esempio adeguato a spiegare l’effetto delle dinamiche geopolitiche in economia.
A seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’Europa ha tagliato buona parte dei rapporti economici con Mosca, mandando in crisi il mercato energetico. Il Vecchio Continente dipendeva infatti quasi interamente dal gas russo per la generazione dell’energia elettrica e il riscaldamento. Le nuove rotte commerciali aperte con Usa, Medio Oriente e Paesi africani hanno cambiato l’economia mondiale.
Un altro scenario che ha causato serie conseguenze è la guerra tra Israele e Hamas. In questo caso l’effetto domino è arrivato fino all’imboccatura del Mar Rosso. In solidarietà con il gruppo palestinese, i ribelli yemeniti Houthi, alleati come Hamas dell’Iran, hanno iniziato ad attaccare le navi di passaggio nello stretto di Bab-el- Mandeb, che conduce al Mar Rosso e, tramite il canale di Suez, al Mediterraneo.
Molte compagnie di trasporti logistici marittimi hanno quindi deviato le proprie rotte attorno a Capo di Buona Speranza, aggiungendo giorni e costi al viaggio tra Asia e Europa, una delle rotte più percorse dal transito di merci.