Assegno di inclusione meno richiesto, molte domande respinte: a quanto ammonta

L’Inps aggiorna i dati: 758.872 famiglie ricevono l’Assegno di Inclusione, sono solo il 60% di quelle che ricevevano il Reddito di cittadinanza

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 31 Gennaio 2025 07:35

L’Inps ha rilasciato nuovi numeri sulle misure di sostegno al reddito e alla formazione, l’Assegno di inclusione e il Sostegno formazione lavoro, tracciando un quadro dettagliato di chi ha avuto accesso ai fondi pubblici e con quali risultati.

Il report mette in evidenza il ricambio generazionale delle misure assistenziali e il tentativo di spostare il baricentro dall’assistenzialismo alla transizione lavorativa, con effetti ancora tutti da valutare. La retorica dell'”aiuto” lascia il posto a un sistema che vorrebbe, almeno sulla carta, incentivare l’autonomia economica.

I numeri dell’Assegno di inclusione

Alla fine di dicembre 2024, le richieste approvate per il nuovo Assegno di inclusione destinato ai nuclei in difficoltà sono state 758.872, coinvolgendo circa 1,82 milioni di cittadini. L’importo medio mensile riconosciuto è stato di 620 euro, con una prevalenza di beneficiari nelle regioni del Mezzogiorno, dove si registra un valore medio di 635 euro. Al Centro l’importo medio è stato di 594 euro, mentre al Nord è risultato pari a 581 euro. Insomma, il copione resta sempre lo stesso: più si scende lungo la penisola, più i numeri si gonfiano.

Nel mese di dicembre, il numero di famiglie che hanno ricevuto il pagamento è stato di circa 608mila, con un importo medio di 627 euro. Tra questi destinatari, si contano:

  • 234.617 nuclei con almeno un minore, per un totale di 829.325 persone coinvolte;
  • 228.527 nuclei con componenti affetti da disabilità, pari a 496.773 individui;
  • 302.476 con persone dai 60 anni in su, per un totale di 520.112 cittadini;
  • 11.664 in condizioni di particolare fragilità, coinvolgendo 15.366 individui.
Assegno di inclusione: i nuovi dati
Fonte: Inps
I dati che riguardano l’Assegno di inclusione.

Formazione e lavoro: chi ha beneficiato del supporto

Dal debutto dello strumento finalizzato alla riqualificazione e all’inserimento professionale, sono stati erogati pagamenti ad almeno 132.882 individui. La distribuzione geografica mostra una concentrazione maggiore nelle regioni meridionali e nelle isole, con 103.464 beneficiari, mentre al Centro si contano 12.189 percettori e al Nord 17.229.

A dicembre 2024, i destinatari attivi erano circa 67.979, con una netta prevalenza di persone tra i 50 e i 59 anni, fascia particolarmente esposta a difficoltà occupazionali. Perché se hai più di cinquant’anni e sei fuori dal mercato del lavoro, rientrarci è un’impresa che non tutti riescono a vincere.

I numeri del Supporto formazione lavoro
Fonte: Inps
I numeri del Supporto formazione lavoro.

La transizione dal Reddito di cittadinanza

Analizzando il passaggio dalle precedenti misure come il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza ai nuovi strumenti, emerge che il 60% dei nuclei che ricevevano il sussidio nel luglio 2023 è rientrato tra i beneficiari delle nuove iniziative. Ciò ha consentito una distribuzione più mirata delle risorse verso famiglie con componenti fragili, tra cui minori, anziani e disabili.

D’altro canto, un quarto delle famiglie precedentemente beneficiarie non ha presentato richiesta per le nuove misure, mentre il 15% ha visto la propria domanda respinta.

Un dato interessante riguarda il 26% dei nuclei che ricevevano Rdc e Pdc: almeno un componente ha trovato un’occupazione nel corso del 2024. Se sia merito delle nuove politiche o della necessità di arrangiarsi, resta un tema aperto. Difficile dunque dire se l’Assegno di inclusione e il Sfl sia stati effettivamente un successo, come dichiarato dalla ministra Marina Elvira Calderone.