Accise auto elettriche in arrivo, il governo Meloni pensa a una nuova tassa

Giorgetti conferma che sono in lavorazioni accise per le auto elettriche. Il governo pensa a recuperare i fondi persi con l'elettrificazione della mobilità

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 15 Maggio 2024 15:12

Il governo Meloni sta pensando a una nuova tassa. Si tratta delle accise sulle auto elettriche, con lo scopo di recuperare quelle perse su benzina e diesel. Lo ha anticipato il ministro dell’Economia Giorgetti all’Automotive Dealer Day: “Abbiamo già iniziato a lavorare su questo punto”, ha detto. A preoccupare il governo è la perdita delle accise sulle auto, che è pari in totale a 71 miliardi di euro.

Nuove accise per le auto elettriche: di cosa si tratta

Al momento non c’è una dichiarazioni chiara su quali e quante potrebbero essere le nuove spese per chi acquista un’auto elettrica. È evidente però che l’intenzione sia quella, in futuro, di recuperare i fondi che oggi lo Stato recupera da benzina e diesel e che con la progressiva elettrificazione dei veicoli andranno persi.

La cifra, nel caso di completa sostituzione, è alta. Secondo i dati di Quintegia,  il carico fiscale sull’auto è stato nel 2022 pari a 71 miliardi di euro, di cui 31,9 derivanti dai carburanti, 55 miliardi dalle spese di utilizzo del veicolo e 12,3 miliardi dall’Iva su manutenzione, ricambi e pneumatici.

Secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è tempo di aggiornare la normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici. Un dubbio che non sembra essere stato esposto dal ministro è quello relativo alle tempistiche. Inserire accise sulle auto elettriche prima di aver superato un rapporto sostenibile tra auto elettriche/auto benzina-diesel renderebbe l’acquisto di un’auto elettrica meno conveniente sul lungo periodo. Viene meno quindi l’iniziativa di agevolare l’investimento sull’elettrificazione della mobilità, in vista sì di una futura normativa sulla tassazione che però non influenzi la scelta del consumatore.

Cosa ha detto il governo Meloni sulle nuove tasse?

Giancarlo Giorgetti, ha presenziato all’Automotive Dealer Day di Verona. Nell’occasione si è esposto sulle conseguenze dell’elettrificazione, arrivando a parlare di nuove possibili accise sulle auto elettriche, mentre aumentano i prezzi delle ricariche alle colonnine. Nello specifico, Giorgetti ha voluto sottolineare la necessità di spostare le accise del carburante alle nuove forme di alimentazione. “Non si tratterà solo di una riduzione del gettito ma di significativa traslazione. Si tratta di un ambito su cui il Mef ha già iniziato a lavorare anche in considerazione dell’aggiornamento della normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici”, ha aggiunto.

Le accise sulla mobilità green non sono quindi una dichiarazione dettata dall’occasione, ma un progetto già in lavorazione. In poche parole: meno agevolazioni, più tassazione.

Analisi automotive: lo stop benzina e diesel dal 2035 non sta dando i frutti sperati

Giorgetti ha proseguito con un’analisi del settore automotive, affermando che il target della elettrificazione al 2035 non sta spiegando effetti risolutivi né sulla domande né sull’offerta di veicoli elettrici, al contrario “gli effetti sul settore termico stanno paralizzando gli investimenti del settore nel suo complesso”.

Per riuscirci è necessario, secondo Giorgetti, adottare politiche industriali più aggressive, proprio come Cina e Stati Uniti. Lo conferma anche Adolfo Urso, ministro del Made in Italy, secondo cui è necessario per l’Italia avere almeno un secondo produttore automobilistico forte per restare competitivi.