La Borsa del 4 dicembre, a Piazza Affari (+0,3%) corrono Stellantis e Stm

Sì attende il taglio dei tassi della Fed la prossima settimana, ormai scommessa certa da parte degli investitori. Attenzione ai titoli oil italiani

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

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  1. Scommessa Fed spinge ancora l'Europa

    È ancora presto per fare ipotesi sul rally di Natale, ma l'attesa per il taglio dei tassi della Fed sta sostenendo l'azionario in queste prime sedute di dicembre e l'Europa chiude un'altra giornata positiva, mentre Wall Street si stabilizza. Milano segna un rialzo dello 0,3% nel Ftse Mib, con Stellantis (+3,6%) in corsa in una giornata di acquisti su tutto il settore auto europeo. L'attenzione del mercato resta sulla banca centrale americana e sui dati macro, dopo il lungo periodo al buio con lo shutdown Usa.

    Sull'azionario milanese, il rally di Stellantis prosegue anche con le parole del ceo Antonio Filosa, che ha detto che a fine novembre i numeri del gruppo erano in linea con le guidance fissate e ha ribadito che gli Stati Uniti sono centrali nella strategia del gruppo. Gli acquisti premiano anche Stmicroelectronics (+3,5%), che produce chip per il settore auto, ma la maglia rosa del listino è di Interpump (+3,9%), anche se dal 22 dicembre uscirà dal Ftse Mib. In ordine sparso le banche con Mps di nuovo in ribasso (-1,2%), in vista del cda di domani che dovrà affrontare il nodo legato alla delicata posizione dell'ad, Luigi Lovaglio, dopo le intercettazioni emerse negli ultimi giorni.

  2. Milano si riprende con Stellantis e Stmicroelectronics

    Borse europee in rialzo a metà giornata, con Francoforte che sale dello 0,7%, Parigi dello 0,4%, Madrid dello 0,65%. Milano sale dello 0,16%, nonostante lo spread sia ai minimi dal 2009 in area 69,7 punti.

    A Piazza Affari continua la corsa di Stellantis (+3,8%), in buona compagnia con i titoli europei del comparto auto, tutti spinti dalla prospettiva di una ripresa del settore auto americano dopo la marcia indietro sugli standard sulle emissioni nocive annunciata ieri dal presidente americano.

    L'onda lunga arriva anche a Stmicroelectronics (+3,2%), visto che la società produce chip per il settore auto. Interpump mette a segno un +3,3%, anche se dal 22 dicembre uscirà dal Ftse Mib, venendo sostituita da Fincantieri (+2,9%). Sono invece volatili le banche. Mps è di nuovo in ribasso (-1,9%), in vista del cda di domani che dovrà affrontare il nodo legato alla delicata posizione dell'ad, Luigi Lovaglio, dopo le intercettazioni emerse negli ultimi giorni.

  3. Calo per Recordati

    Tra i titoli in flessione, invece, si segnalano Recordati Ord in calo dello 0,89% a 49,02 euro, Italgas che perde lo 0,79% a 9,39 euro, Azimut a 34,59 euro (-0,72%), Inwit a 7,64 euro (-0,52%) e A2a a 2,297 euro (-0,39%).

  4. In crescita il tech con Stm

    In Piazza Affari, tra i titoli che evidenziano le migliori performance spicca Stmicroelectronics, con un rialzo del 3,87% e un prezzo di 22,145 euro. Seguono Interpump Group a 43,94 euro (+1,10%), Prysmian a 83,44 euro (+1,02%), Moncler a 58,46 euro (+0,72%) e Saipem a 2,372 euro (+0,59%).

  5. Come aprono le Borse europee

    Le principali Borse europee hanno aperto la seduta odierna con andamenti moderatamente positivi. A Londra l'indice segna un leggero rialzo dello 0,1%, mentre Francoforte avvia la giornata con un progresso più deciso dello 0,6%. Anche Parigi mostra un timido segnale di crescita, in aumento dello 0,34%. A Milano, invece, l’avvio è improntato all’incertezza, con Piazza Affari che registra un incremento contenuto dello 0,33%.

  6. Borse in rialzo

    Le borse europee sono attese in rialzo in avvio di seduta (+0,60% il futures sull’Eurostoxx50). Positivi anche i futures statunitensi (+0,15% quello sul Dow Jones e +0,07% quello sull’S&P500) in scia alle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed la prossima settimana dopo i dati macro economici statunitensi più deboli del previsto. Il rapporto Adp sull’occupazione privata ha mostrato un rallentamento delle assunzioni, mentre l’indice Ism dei servizi ha indicato un’attività più debole nel settore.