Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 12 dicembre, Europa in rialzo dopo le parole di Trump sull’IA
Apertura al rialzo per gli indici europei, con il mercato che si concentra sulla decisione della Fed di tagliare i tassi di 25 punti base
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Spread a 68 punti
Apre stabile sui minimi da oltre 15 anni lo spread tra BTp e Bund. A inizio seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato a 68 punti base, lo stesso livello della vigilia, il più basso da 2009. Stabile anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che apre gli scambi al 3,53% come il closing precedente.
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Ancora in calo Ferrari
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Avanti Lottomatica
Tra i titoli migliori a Piazza Affari spiccano Lottomatica Group, in rialzo a 22,26 euro (+2,30%), Telecom Italia a 0,4995 euro (+1,90%), Stmicroelectronics a 22,345 euro (+1,59%), Unicredit a 69,31 euro (+1,39%) e Leonardo a 48,20 euro (+1,18%).
Nome Valore Var % Lottomatica Group 22,26 +2,30 Telecom Italia 0,4995 +1,90 Stmicroelectronics 22,345 +1,59 Unicredit 69,31 +1,39 Leonardo 48,20 +1,18 Bca Pop Sondrio 15,715 +1,06 Intesa Sanpaolo 5,782 +1,01 Stellantis 10,116 +0,96 Buzzi 52,75 +0,96 Banca Monte Paschi Siena 8,153 +0,88 -
Europa in positivo
Le principali Borse europee aprono la seduta in lieve rialzo. A Francoforte il listino segna un aumento dello 0,31%, mentre Londra avvia gli scambi con un progresso dello 0,23%. Andamento sostanzialmente laterale per Parigi, che registra un incremento dello 0,18%. A Milano la seduta si apre con un guadagno dello 0,29%.
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Ultimatum di Trump agli Stati: niente fondi a chi regola l’IA
Le Borse europee sono attese in rialzo di circa lo 0,50% in avvio di seduta, in scia ai futures statunitensi, positivi anch’essi (+0,25% il contratto sul Dow Jones e +0,06% quello sull’S&P 500). Il clima di mercato è influenzato dalle dichiarazioni di Donald Trump, che ha lanciato un ultimatum agli Stati: niente fondi federali per la banda larga a chi introduce norme considerate troppo restrittive sull’intelligenza artificiale.
L’11 dicembre Trump ha affermato che la sua amministrazione non concederà finanziamenti agli Stati le cui leggi sulla regolamentazione dell’AI siano ritenute un freno al dominio tecnologico americano. "Vogliamo avere un'unica fonte centrale di approvazione - ha dichiarato, sostenendo che cinquanta diversi regimi normativi ostacolano lo sviluppo del settore - Per vincere, le aziende statunitensi attive nell’AI devono essere libere di innovare senza regolamentazioni ingombranti".