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La Borsa del 5 dicembre, Milano chiude in positivo a +1,6% grazie al settore bancario
Il voto di sfiducia in Francia rappresenta una minaccia per la stabilità politica dell’Eurozona
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Il Ftse Mib chiude a 34.626 punti, in rialzo dell’1,6%. La migliore performance è di Unicredit(+5%), seguita da Bper Banca (+4,5%) e Tim(+4,5%). In coda al listino Prysmian (-0,9%), Recordati (-0,7%) e Brunello Cucinelli (0,5%). Lo spread Btp/Bund scende a 109 punti, un livello che non si vedeva dal 2021.
Chiudono positive anche Francoforte (+0,8%) e Parigi (+0,4%), nonostante la crisi politica in corso in Francia. Wall Street procede contrastata.
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Borse europee in rialzo aspettando i dati sul lavoro
Le borse europee proseguono in rialzo, con gli investitori in attesa dei dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le prossime decisioni delle banche centrali in merito ai tassi di interesse.
Parigi avanza dello 0,4%, sotto i riflettori dopo la sfiducia al governo di Michel Barnier. Gli analisti prevedono la formazione di un nuovo esecutivo che approverà la legge di bilancio, contribuendo a rasserenare i mercati. Lo spread tra l'Oat francese e il Bund tedesco si riduce a 80 punti, in netto calo rispetto agli 86 punti registrati di recente, il livello più alto dal 2012. A inizio anno, il differenziale era poco sopra i 50 punti.
In positivo anche Francoforte (+0,4%), Madrid (+1,2%) e Londra (+0,1%), spinte dal buon andamento dei settori bancario (+1,4%) e assicurativo (+0,5%), che sostengono l'intero comparto azionario europeo.
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Borse in positivo mentre si pensa al dopo Barnier
Le borse europee si muovono in territorio positivo dopo un avvio prudente, mentre gli investitori monitorano gli sviluppi politici in Francia, dove il governo di Michel Barnier ha affrontato un voto di sfiducia. Sul fronte macroeconomico, la produzione industriale francese ha registrato un calo a ottobre, mentre in Germania i nuovi ordini all’industria sono diminuiti dell’1,5% su base mensile, nonostante un aumento del 5,7% su base annua. L'attenzione ora è rivolta al dato sulle vendite al dettaglio nell'Eurozona.
Oltreoceano, Wall Street ha chiuso in rialzo per la terza seduta consecutiva, con l’S&P 500 e il Nasdaq Composite che hanno raggiunto nuovi record, spinti dai settori tecnologico e dei servizi di comunicazione. Intanto, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che l’economia statunitense si sta rivelando «più forte del previsto" rispetto all’inizio del ciclo di taglio dei tassi a settembre, aggiungendo che l'inflazione è "leggermente più alta", ma che la Fed può permettersi di essere "un po' più cauta" nei futuri interventi sui tassi.
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I rialzi e ribassi di oggi
La seduta odierna registra una prevalenza di segni positivi sul FTSE MIB, con Telecom Italia in testa ai rialzi. Il titolo avanza del 2,69%, portandosi a 0,2329 euro, grazie a rinnovate speculazioni sul futuro della rete unica. Stellantis segue con un guadagno del 2,18%, attestandosi a 12,354 euro, spinta dalle prospettive di crescita sul mercato nordamericano.
Anche il comparto finanziario contribuisce alla performance dell’indice: Azimut cresce dell'1,47% a 24,15 euro, mentre Unicredit e Intesa Sanpaolo avanzano rispettivamente dell'1,24% (38,03 euro) e dell'1,10% (3,7725 euro).
Campari apre invece in negativo, dopo il rally di ieri a seguito della nomina del nuovo amministratore delegato Simon Hunt. L'azienda cede lo 0,79% e scende a 6,042 euro, penalizzata da prese di profitto dopo i recenti rialzi.
Segno meno anche per il settore industriale ed energetico, con Leonardo ed Eni che perdono entrambe lo 0,49%, attestandosi rispettivamente a 26,19 euro e 13,42 euro.
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Avvio incerto per i mercati europei
Avvio di seduta caratterizzato dall'incertezza per le principali piazze europee. A Francoforte, l’indice segna un lieve ribasso dello 0,07%, mentre Londra apre in calo dello 0,08%. Parigi registra una flessione più marcata dello 0,28%, riflettendo un clima di prudenza tra gli investitori. In controtendenza Milano, che parte leggermente positiva con un +0,11%.
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Borse attese in calo
Le borse europee sono attese in calo all'apertura, con il future sull’Eurostoxx50 in flessione dello 0,22%, nonostante i principali indici statunitensi abbiano toccato nuovi record.