La Borsa del 23 maggio, Piazza Affari in picchiata dopo le nuove minacce di Trump sui dazi

Il presidente Donald Trump ha promesso tariffe del 50% all'Unione europea e del 25% ad Apple se gli Iphone non verranno prodotti negli Stati Uniti. Milano in picchiata

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 23 Maggio 2025 18:09

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Le nuove minacce di Trump colpiscono l’Europa

    Le nuove minacce di Donald Trump sui dazi affondano le Borse europee, che, dopo una prima parte di giornata in positivo, invertono rotta e chiudono con cali superiori al punto percentuale. Milano, che nel corso della seduta e' arrivata a toccare il -3%, ha limato parzialmente le perdite e ha terminato al -1,94%, tornando pero' sotto la soglia psicologica dei 40mila punti (a 39.475,36).

    Passando all'azionario, le vendite in Europa si concentrano sull'automotive e sul tech. A segnare le performance peggiori sono St (-4,18%) e Stellantis (-4,62%). Il possibile inasprimento delle tensioni commerciali appesantisce anche il lusso come Brunello Cucinelli (-3,25%), Ferrari (-3,58%) e Moncler (-1,17%).

    A dispetto dei cali generalizzati, termina in buon rialzo Iveco (+3,36%), mentre si accende la contesa per l'acquisto della divisione Defence.

  2. Tonfo anche per gli Usa

    Tonfo dei future a Wall Street, che erano stati poco mossi fino alle minacce di Donald Trump verso l'Unione europea e la Apple. In questo momento, Dow Jones e S&P 500 cedono l'1,2% nel premercato, il Nasdaq l'1,4%. Il petrolio Wti cede al Nymex l'1,72% a 60,15 dollari al barile.

  3. Crollano le Borse europee

    Brusca inversione di tendenza per i mercati del Vecchio Continente, travolti dalle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump che ha riacceso le tensioni commerciali, con l’aggiunta di dazi al 50% per l’Europa.

    I principali indici europei registrano perdite superiori al 2%, con il Ftse Mib di Milano in calo del 2,3%, scivolando a quota 39.370.

  4. Turno minaccia l’Europa con altri dazi

    Donald Trump torna a minacciare attraverso il social Truth nuovi dazi. Il tycoon ha scritto che le trattative con l'Ue “non stanno portando a nulla” e per questo raccomanda “un dazio diretto del 50% sull'Unione europea, a partire dal primo giugno 2025”.

    Non solo, Trump ha minacciato anche di imporre dazi "almeno del 25%" ad Apple se l'azienda non produrrà i suoi iPhone negli Stati Uniti.

  5. Borse europee poco mosse

    I mercati azionari del Vecchio Continente si muovono senza una direzione precisa, con gli investitori concentrati soprattutto sul calo della tensione sui titoli di Stato americani.

    Le Borse europee oscillano attorno alla parità, con il Ftse Mib che perde lo 0,1%. Iveco continua a correre (+3,8%) spinta dai rumors su nuove offerte per la divisione Difesa, mentre Azimut guadagna il 2,8%.

    Unicredit resta piatta dopo l’annuncio del ricorso al Tar sul provvedimento di golden power legato all’Ops su Banco Bpm, che intanto sale dello 0,4% a quota 10 euro.

    Tra i titoli in calo: Tim (-1%), Generali (-1,1%), Ferrari (-1,4%), Brunello Cucinelli (-1,7%) e Inwit, che perde quasi il 2%.

  6. Tornano a salire i mercati

    Borse europee in lieve rialzo nell’ultima seduta della settimana, sostenute dal rimbalzo dei listini asiatici e dalla stabilizzazione dei Treasury americani, dopo la fiammata della vigilia e la chiusura fiacca di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,2%, in linea con Parigi e Madrid, mentre Francoforte segna un +0,3%.

    In Asia, l’inflazione in Giappone accelera ai massimi da due anni: ad aprile, i prezzi al consumo esclusi gli alimentari sono saliti del 3,5% su base annua (dal +3,2% di marzo), spinti dall’aumento dei costi energetici e alimentari. Sul fronte macroeconomico europeo, la Germania registra un +0,4% del Pil nel primo trimestre 2025 rispetto al trimestre precedente.

  7. I titoli in calo

    Sul fronte dei ribassi, il titolo peggiore è Telecom Italia, che cede lo 0,92% a 0,3856 euro, seguita da Inwit (-0,88%), Generali (-0,54%), A2a (-0,35%) ed Enel, in calo dello 0,32% a 8,098 euro.

    Nome Valore Var %
    Telecom Italia 0,3856 -0,92
    Inwit 10,17 -0,88
    Generali 33,16 -0,54
    A2a 2,26 -0,35
    Enel 8,098 -0,32
    Snam 5,234 -0,30
    Campari 5,62 -0,21
    Hera 4,282 -0,09
    Nexi 5,284 -0,08
    Italgas 7,14 -0,07
  8. Forte rialzo per Iveco

    Tra i titoli migliori del listino spicca Iveco Group, in forte rialzo del 4,56% a 17,42 euro, seguita da Azimut, che guadagna il 4,02% attestandosi a 26,91 euro. Bene anche Prysmian (+2,24%), Banca Mediolanum (+1,20%) e Interpump Group (+0,95%).

    Nome Valore Var %
    Iveco Group 17,42 +4,56
    Azimut 26,91 +4,02
    Prysmian 55,68 +2,24
    Banca Mediolanum 15,22 +1,20
    Interpump Group 34,06 +0,95
    Bper Banca 7,934 +0,94
    Tenaris 14,45 +0,87
    Recordati Ord 52,05 +0,87
    Bca Pop Sondrio 12,15 +0,83
    Pirelli & C 6,228 +0,78
  9. Tornano a crescere i mercati europei

    Avvio cauto per le principali Borse europee nella seduta del 23 maggio. Londra apre con un progresso dello 0,28%, seguita da Parigi che segna un lieve rialzo dello 0,16%. Francoforte si muove senza particolare slancio, in aumento dello 0,11%, mentre Piazza Affari si mantiene sui livelli della vigilia con un +0,12%.

  10. Occhi su Enel e Webuild

    Sul listino milanese riflettori puntati su Enel, dopo che l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2024 e deliberato un dividendo di 0,47 euro per azione, in crescita di circa il 9% rispetto all’anno precedente.

    Da seguire anche Webuild, al centro dell’attenzione per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: “Siamo alle battute finali, con tutti i controlli possibili dal punto di vista ingegneristico, geologico e ambientale”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini.

  11. I titoli migliori e peggiori di Piazza affari del 22 maggio 2025

    Giornata negativa ieri, 22 maggio 2025, per la Borsa di Milano e le altre Borse europee, che continuano a scontare preoccupazioni per il deterioramento delle condizioni economiche e per la situazione geopolitica.

    Tra i migliori titoli a Piazza Affari si distingue Bper, in rialzo del 2,58%, seguita da Banca Popolare di Sondrio, che guadagna l’1,82%. Bene anche Italgas (+0,99%), mentre Snam (+0,77%) e Terna (+0,65%) mostrano un’impostazione positiva.

    Sul versante opposto, tra i peggiori del listino principale, spicca il calo di Stellantis, in flessione del 3,88%. Debole anche Moncler, che cede il 3,39%, mentre Tenaris lascia sul terreno il 2,22%. Vendite anche su Buzzi (-2,13%) e STMicroelectronics (-2,01%).

  12. La riforma fiscale americana fa crescere le borse

    Le Borse europee sono attese in lieve rialzo all’apertura (+0,11% il future sull’Eurostoxx50), mentre si attenuano le tensioni sui Treasury statunitensi: il rendimento del decennale scende al 4,53% e quello del trentennale al 5,05%.

    A contribuire al clima più disteso è il via libera, seppur risicato, della Camera alla riforma fiscale promossa dal presidente americano Donald Trump. Restano però le preoccupazioni legate all’elevato debito pubblico degli Stati Uniti, aggravate dal recente declassamento del rating da parte di Moody’s.