Le notizie in diretta della Borsa italiana ed internazionale.
Futures statunitensi positivi dopo che è stato evitato lo shutdown e che i dati dell'indice dei prezzi Pce sono risultati più bassi del previsto
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A Piazza Affari Leonardo si conferma tra i protagonisti della seduta, con un rialzo del 2,30% che lo posiziona in cima al Ftse Mib, stabile a +0,01%. Il titolo della società della difesa ha mostrato una crescita impressionante nell'ultimo anno, guadagnando circa il 76,9%, con un incremento di oltre il 22,5% negli ultimi tre mesi. Questo trend positivo si inserisce in un contesto favorevole per l'intero comparto della difesa europeo, con società come Rheinmetall, Renk, Hensoldt, Thales e BAE Systems che continuano a brillare sui listini. Secondo gli analisti, il settore della difesa è considerato uno dei più promettenti per il prossimo anno borsistico.
In questo scenario, si inseriscono le prospettive geopolitiche delineate dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Come riportato dal Financial Times, Trump avrebbe intenzione di chiedere alla Nato di incrementare il target di spesa per la difesa dall’attuale 2% al 5%. Tuttavia, l’obiettivo più realistico potrebbe attestarsi al 3,5%, con l’idea di collegare l’aumento delle spese militari a condizioni commerciali più vantaggiose con gli Stati Uniti. Al momento, i Paesi membri della Nato discutono su un possibile incremento al 3%, ma molti leader esprimono preoccupazioni per le difficili scelte fiscali che ne deriverebbero.
Anche in Europa, le dichiarazioni del governo italiano hanno contribuito a sostenere il sentiment positivo sul settore. Durante un discorso al contingente italiano in Lituania, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato l'importanza delle spese per la difesa, evidenziando il loro ruolo nel garantire sicurezza e stabilità economica. Queste dichiarazioni rafforzano l’idea che il comparto possa beneficiare di una crescente attenzione politica e di nuovi investimenti.
La Borsa di Milano arriva alle 12 sulla parità. Nella mattinata c'è da registrare lo sprint di Leonardo, che guida i rialzi della giornata con un incremento del 2,15% portandosi a 26,10 euro. Amplifon segue con una crescita dell'1,65%, raggiungendo i 25,21 euro. Prysmian si distingue con un progresso dell'1,54%, toccando quota 62,02 euro. Anche Inwit registra un buon andamento, salendo dello 0,89% a 9,665 euro, mentre Mediobanca chiude il gruppo dei principali rialzi con un aumento dello 0,55%, attestandosi a 13,835 euro.
Restano negative invece Buzzi, che perde lo 0,83% e scende a 36,04 euro, e Stellantis, in calo dello 0,82% a 12,276 euro. Ferrari registra una flessione dello 0,63%, attestandosi a 409,00 euro, mentre Banca Popolare di Sondrio arretra dello 0,56%, raggiungendo quota 8,055 euro. Chiude il gruppo dei ribassi Banca Monte Paschi di Siena, con una perdita dello 0,55% che porta il titolo a 6,54 euro.
Le borse europee avviano la settimana in calo, caratterizzata da una minore attività a causa delle festività natalizie. Dopo i ribassi della scorsa settimana, seguiti dall'annuncio della Fed di un rallentamento nei tagli ai tassi d'interesse previsti per il 2025, gli investitori oggi si concentrano sull'indicatore della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. In una settimana povera di dati macroeconomici, venerdì si attende il dato sull'inflazione nell'area metropolitana di Tokyo, che sarà fondamentale per le decisioni della Banca del Giappone a gennaio.
Nel frattempo, l'indice Nikkei di Tokyo ha chiuso in rialzo, segnando un +1,19%, grazie all'attivismo nel settore automotive, alimentato dalle voci su una possibile fusione tra Nissan e Honda, che potrebbe portare a un accordo definitivo già a giugno, con la conclusione dell'operazione prevista per il 2026. In Europa, il PIL del Regno Unito nel terzo trimestre è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti, con l'ufficio nazionale di statistica che ha rivisto il dato precedente da +0,1% a piatto.
Avvio stabile per lo spread tra BTp e Bund, con il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata che ha aperto la seduta a 117 punti base, confermando il livello della chiusura di venerdì. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark resta invariato, fissandosi al 3,45%, in linea con il valore registrato alla fine della seduta precedente.
Sul listino milanese reggono alle vendite solo le utilities, qualche banca e Leonardo, che registra un incremento del 1,68%, portandosi a 25,98 euro. Seguono appunto Banco Bpm, con un aumento dello 0,26% a 7,704 euro, e Prysmian, che cresce dello 0,23% a 61,22 euro. Anche Inwit e Mediobanca aprono in positivo, rispettivamente segnano un +0,10% a 9,59 euro e un +0,04% a 13,765 euro.
D'altra parte, i maggiori ribassi sono per Campari, che scende dell'1,53% a 5,92 euro, seguito da Stellantis con un -1,32% a 12,214 euro e Buzzi, che registra una perdita dell'1,27% a 35,88 euro. Ferrari perde l'1,04%, scendendo a 407,30 euro, mentre Azimut chiude con un ribasso dell'1,01% a 23,56 euro.
La seduta borsistica di oggi si apre all'insegna dell'incertezza, con Francoforte che registra una leggera flessione dello 0,18%. Anche Londra segna un inizio negativo, con un calo dello 0,24%, mentre Parigi parte sui livelli della sessione precedente con un -0,21%. Milano, invece, apre anch'essa in leggero calo, segnando un -0,35%.
Sul listino milanese attenzione su Saipem, che ha annunciato il 20 dicembre che il Tribunale del Distretto Federale di Brasilia ha confermato l'annullamento del provvedimento della Cgu, che impediva alle sue filiali Saipem SA e Saipem do Brasil di contrarre con la pubblica amministrazione brasiliana per due anni. La decisione, con effetto immediato, permette alle due società di tornare a operare con le pubbliche amministrazioni in Brasile, nonostante il procedimento di appello in corso.
Tra le banche, occhi puntati su Unicredit. Secondo gli aggiornamenti di Consob sulle partecipazioni rilevanti, Goldman Sachs ha ridotto la sua quota nell'istituto dallo 0,87% al 13 dicembre, rispetto al 5,58% del 9 dicembre. Inoltre, Carlo Messina, AD di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato che un terzo player bancario di rilevo emergerà in Italia, indipendentemente dall’esito dell’Opa di Unicredit su Banco Bpm, per rispondere alle richieste del mercato. In un’intervista al Financial Times, Messina ha anche sottolineato come Intesa abbia investito 30 milioni di euro per potenziare la sicurezza e i controlli dopo l'accesso non autorizzato ai dati di conto di figure pubbliche, tra cui la premier Giorgia Meloni.
Le borse europee sono attese in lieve calo all'avvio della seduta. Il future sull'Eurostoxx50 segna un -0,18% in un'area pre-natalizia, nonostante l'andamento positivo dei futures statunitensi (+0,36% per il Dow Jones e +0,55% per l’S&P500), in seguito all'approvazione in extremis della legge per evitare lo shutdown federale, ora in attesa della firma del presidente uscente Joe Biden. Inoltre, i dati sull'indice dei prezzi Pce, la misura preferita dalla Federal Reserve per monitorare l'inflazione, sono risultati inferiori alle attese per il mese di novembre.