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La Borsa del 20 maggio, Piazza Affari continua a salire con Leonardo e chiude a +0,9%
L’Europa torna a crescere dopo i leggeri cali di ieri, con gli Stati Uniti osservati speciali con gli strascichi del declassamento di Moody’s di venerdì scorso
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Milano ignora Wall Street e chiude in positivo
Le Borse europee archiviano un’altra seduta positiva, spingendosi verso livelli record nonostante i segnali contrastanti in arrivo da Wall Street, con i mercati statunitensi che hanno interrotto una serie di sei rialzi consecutivi. Nonostante il contesto geopolitico incerto, i listini europei continuano a crescere: a Milano, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,89%, portandosi a quota 40.523 punti.
Tra i titoli più dinamici della seduta, Leonardo ha guadagnato il 2,2%, beneficiando dell’intesa raggiunta tra i Paesi dell’Unione Europea per istituire il fondo “Safe”, pari a 150 miliardi di euro, volto a rafforzare la cooperazione e gli acquisti congiunti nel settore della difesa. Bene anche A2a (+2,4%), Pirelli (+2,21%) e Moncler (+2,1%).
In calo Mps (-0,87%) dopo che dai verbali dell’ultima assemblea è emersa l’opposizione di grandi soci come BlackRock all’aumento di capitale legato all’offerta su Mediobanca.
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Continua la corsa di Piazza Affari
Le Borse europee aprono in rialzo, nonostante i future Usa in calo. Gli investitori puntano su un consolidamento dei listini europei, sostenuti da prospettive economiche più favorevoli rispetto agli Usa. Restano centrali le tensioni geopolitiche e i dazi. Lo Stoxx 600 guadagna lo 0,5%, spinto dalle utility (+1,6%) e dal gas in aumento (+3,8%).
Bene Madrid (+1,6%) e Milano (+0,6%), con lo spread Btp-Bund stabile a 100 punti. A Piazza Affari svetta Fincantieri (+11%), bene Leonardo (+2,9%) e Unipol (+1,7%), male MPS (-2%) e Cucinelli (-1,3%).
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Occhi sul dialogo Usa-Russia, Borse in rialzo
Le Borse europee aprono in territorio positivo, sostenute dall’ottimismo per possibili negoziati di pace in Ucraina dopo la lunga telefonata tra il presidente USA, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin. Intanto, le banche centrali di Cina e Australia hanno tagliato i tassi di interesse. Resta l’incertezza sui dazi in Europa, ma si spera in un’intesa con gli Stati Uniti, simile a quella raggiunta con il Regno Unito. In avvio: Francoforte +0,04%, Madrid +0,7%, Parigi +0,2%, Londra +0,25%, Milano +0,33%.
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Spread resta a 101 punti
Apertura stabile per i titoli di Stato dell’Eurozona. Il rendimento del BTp decennale italiano registra un lieve aumento al 3,60%, rispetto al 3,59% della chiusura precedente, mentre lo spread con il Bund tedesco di pari durata rimane fermo a 101 punti base. Gli operatori attendono, tra oggi e domani, interventi pubblici di diversi membri della BCE, ma l’attenzione della settimana è rivolta in particolare ai dati preliminari degli indici PMI dell’Eurozona per maggio e, nel caso dell’Italia, al giudizio di Moody’s sul rating sovrano atteso per venerdì sera.
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Amplifon tra i peggiori
In calo invece Amplifon, che perde lo 0,78% a 19,185 euro, seguita da Brunello Cucinelli (-0,72%), Iveco Group (-0,63%), Campari (-0,52%) e Recordati (-0,39%).
Nome Valore Var % Amplifon 19,185 -0,78% Brunello Cucinelli 110,10 -0,72% Iveco Group 16,58 -0,63% Campari 5,768 -0,52% Recordati Ord 51,25 -0,39% Hera 4,226 -0,19% Interpump Group 34,30 -0,12% Azimut 25,93 -0,08% -
Leonardo guida i rialzi
Partenza positiva per diversi titoli del listino milanese. Leonardo svetta con un rialzo dell’1,48% a 50,68 euro, seguita da Prysmian (+1,05% a 55,78 euro) e Saipem (+0,95% a 2,116 euro). Buoni acquisti anche su StMicroelectronics (+0,86%) e Banca Mps (+0,84%).
Nome Valore Var % Leonardo 50,68 +1,48 Prysmian 55,78 +1,05 Saipem 2,116 +0,95 Stmicroelectronics 23,00 +0,86 Banca Monte Paschi Siena 7,556 +0,84 Bper Banca 7,65 +0,76 Finecobank 18,885 +0,72 Banca Mediolanum 15,03 +0,67 Intesa Sanpaolo 4,8935 +0,67 A2a 2,226 +0,63 -
Come ha chiuso Piazza Affari ieri
Lunedì 19 gennaio Piazza Affari ha chiuso in calo dell’1,20%, in controtendenza rispetto alle Borse europee, penalizzata dallo stacco dividendi di 24 società del Ftse Mib. Nonostante ciò, spiccano i rialzi di Bper (+4,69%), Mps (+3,85%) e Banco Bpm (+2,97%), segnale di rinnovato interesse per il settore bancario. Tra i peggiori, Moncler (-2,33%) e Stellantis (-1,30%), con i titoli del lusso appesantiti dai deboli dati cinesi. Il sentiment è stato influenzato anche dal downgrade Usa da parte di Moody’s.
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Borse in rialzo, Milano la migliore
Avvio di settimana cauto per i principali listini europei, che si muovono poco sopra la parità. Londra segna un progresso dello 0,21%, Parigi avanza con lo stesso ritmo (+0,21%), mentre Francoforte registra un +0,29%. Milano si distingue con una crescita dello 0,44%, risultando la piazza più tonica in apertura.
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Vodafone, ricavi in crescita ma Germania e Romania alimentano le perdite
Nel bilancio dell’esercizio 2024-25, Vodafone ha registrato ricavi per 37,44 miliardi di euro, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda rettificato after lease si è mantenuto sostanzialmente stabile, attestandosi a 10,9 miliardi di euro (-0,8%). Tuttavia, il gruppo ha chiuso l’esercizio con una perdita netta di 3,7 miliardi, a causa di svalutazioni per complessivi 4,5 miliardi legate alle attività in Germania e Romania. Nel 2023-24, l’utile netto era stato di 1,5 miliardi.
Il risultato per azione è negativo per 15,86 centesimi, a fronte di un utile di 4,45 centesimi dell’anno precedente. A livello rettificato, l’utile per azione è cresciuto da 7,47 a 7,87 centesimi. Il risultato é comunque in linea con le attese degli analisti.
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Borse attese positive
Le Borse europee si avviano verso un'apertura in rialzo, con il future sull’Eurostoxx50 in crescita dello 0,31%. Nel frattempo, i rendimenti dei Treasury Usa si sono stabilizzati (il decennale al 4,45% e il trentennale al 4,91%), offrendo una tregua al dollaro che risale a 1,1249 contro l’euro (+0,31%). Il mercato continua a digerire il recente downgrade del rating statunitense da parte di Moody’s, mentre gli investitori riflettono sull’enorme debito pubblico americano, pari a 36mila miliardi di dollari, e restano in attesa di nuovi sviluppi sul fronte commerciale.