Scuola, lavori utili e bocciature: sul voto in condotta cambia tutto

Aperto il tavolo del ministero dell'Istruzione con le parti sociali per una riforma sul voto in condotta mirata a frenare il fenomeno del bullismo a scuola

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara mette mano alle sanzioni a scuola dopo il caso degli studenti promossi con 9 in condotta dopo aver sparato pallini con una pistola ad aria compressa sulla professoressa in classe. Il colmo per la docente che ha svelato il cortocircuito, destinato adesso a cambiare le regole sulle sospensioni e sul peso delle valutazioni del comportamento degli studenti. L’episodio ha suscitato l’indignazione generale, a partire dal ministro che ha mandato gli ispettori nell’istituto di Rovigo al centro del caso e ha preso spunto per aprire un tavolo contro il bullismo in classe.

Il caso di Rovigo: riconvocato il consiglio di classe

Sull’episodio, avvenuto l’ottobre scorso nell’Istituto superiore rovighese “Viola Marchesini”, il ministro ha ottenuto la riconvocazione del consiglio di classe, che ha conseguentemente ha abbassato i voti in condotta dei protagonisti del fatto.

“Visti gli esiti della relazione degli ispettori – aveva dichiarato Valditara – e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l’esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese”.

A tre dei quattro ragazzi coinvolti il voto è stato abbassato da 8 a 6, mentre il quarto che era stato promosso con 9 ha ricevuto un 7.

La riforma sul voto in condotta

Secondo le nuove “misure per contrastare le forme di bullismo e mancanza di rispetto verso i docenti” preparate dal ministro dell’Istruzione per arginare il fenomeno e delle violenze a scuola, i tre ragazzi che hanno ricevuto il 6 in condotta sarebbero rimandati a settembre in educazione civica.

Il pacchetto di provvedimenti del responsabile della Scuola sono stati già presentati al tavolo convocato sul tema con addetti ai lavori ed esperti del fenomeno del bullismo.

Al termine dell’incontro sono state definite dal ministro tre direttrici di intervento: ridare valore al comportamento dello studente e al voto di condotta; modificare l’istituto della sospensione; definire presupposti, termini e contenuto delle attività di cittadinanza solidale.

Gli obiettivi sarebbero quelli di dare più valore al voto in condotta e di sostituire le sospensioni con attività di cittadinanza solidale e lavori socialmente utili.

Dobbiamo intervenire in modo netto, in modo chiaro su alcuni passaggi che riguardano il voto di condotta e le misure per contrastare forme di bullismo e di mancanza di rispetto nei confronti dei docenti” ha dichiarato Giuseppe Valditara durante il Question Time in Parlamento, spiegando durante come il caso di Rovigo fosse stato importante in questo senso.

Secondo le nuove regole, il 6 in condotta porterebbe al debito in Educazione civica da saldare a settembre, mentre con il 5, previsto solo per casi di violenza grave e reati, lo studente verrebbe automaticamente bocciato.

Dalla prima bozza della riforma proposta da Valditara emerge inoltre l’intenzione di trasformare la sospensione in lavori socialmente utili. Fino a due giorni di provvedimento sarebbe prevista un’attività anche pomeridiana di approfondimento sul comportamento negativo che si concluderà con un elaborato sottoposto a valutazione (qui abbiamo spiegato cosa può cambiare l’anno prossimo nell’alternanza scuola-lavoro).

Per periodi di sospensione più lunghi, invece, “attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate”, quindi di volontariato, che potranno durare anche oltre il tempo della sospensione ed essere svolte al di fuori dell’orario scolastico (qui avevamo parlato della rivoluzione della Scuola di Valditara).