Perché un sottomarino con missili nucleari è arrivato nel Mediterraneo

Il sommergibile americano USS Rhode Island è emerso nel porto di Gibilterra con a bordo circa 200 testate atomiche

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Redazione

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La marina degli Stati Uniti ha schierato alle porte del Mediterraneo il sottomarino Uss Rhode Island, armato di 24 missili intercontinentali e fino a 200 testate nucleari. La mossa è un messaggio diretto al presidente russo Vladimir Putin per dissuadere il Cremlino da qualsiasi intenzione di utilizzare l’arma atomica. Il sommergibile americano può infatti navigare per mesi in immersione senza essere rilevato e il fatto che sia emerso nel porto di Gibilterra è un segnale di deterrenza nei confronti di Mosca.

Sottomarino con missili nucleari nel Mediterraneo: l’Uss Rhode Island

Il sottomarino Uss Rhode Island (SSBN 740) di classe Ohio è lungo 170 metri con un peso di 18mila tonnellate e un equipaggio di 150 marinai.

Naviga con al suo interno circa 24 missili intercontinentali Trident II che possono colpire obiettivi a 18mila chilometri di distanza a una velocità di 29mila chilometri orari, ciascuno dei quali capace di trasportare fino a quattordici testate atomiche (qui quando Biden ha parlato del rischio di “armageddon” nucleare)

Assegnato al Gruppo di sottomarini 10, il Rhode Island è uno dei sei sottomarini con missili balistici presso la base navale di Kings Bay, in Georgia.

“La visita del porto di Rhode Island a Gibilterra rafforza il nostro fervido impegno nei confronti dei nostri alleati e partner nella regione. Gli Stati Uniti e il Regno Unito condividono una forte storia di cooperazione, attraverso esercitazioni, operazioni e attività di cooperazione come questa, che migliorano le nostre capacità e partnership combinate”, ha affermato il capitano John Craddock, comandante della Task Force 69, responsabile delle operazioni di guerra sottomarina in Europa e in Africa.

“La complessità, la letalità, e l’esperienza tattica del Rhode Island incarna l’efficacia e la forza della forza sottomarina” ha aggiunto Craddock.

Sottomarino con missili nucleari nel Mediterraneo: un messaggio a Putin

L’apparizione del sottomarino Uss Rhode Island nel Mediterraneo con tutta la sua potenza distruttiva non è un buon segno, anche se si tratta di un avvertimento per la Russia (qui avevamo parlato dei rapporti di Putin con l’Italia).

Gli Stati Uniti decidono di mostrare i muscoli il giorno dopo che la Marina russa ha testato il suo sottomarino a propulsione nucleare di ultima generazione, il ‘Generalissimo Suvorov‘, che ha sparato con successo un missile balistico ICBM Bulava.

Il razzo è stato lanciato dalle acque del Mar Bianco per raggiungere il suo obiettivo nella penisola della Kamchatka, dopo avere sorvolato gran parte dell’intero territorio russo.

Lo ha comunicato il ministero della Difesa russo: “L’equipaggio del nuovo sottomarino missilistico strategico ‘Generalissimo Suvorov’ del progetto Borei-A ha lanciato con successo il missile balistico Bulava come parte della fase finale dei test di stato”, si legge nella nota.

Il ‘Generalissimo Suvorov’ è un sottomarino nucleare missilistico balistico di quarta generazione, costruito presso il cantiere navale Sevmash con sede nel porto artico di Severodvinsk.

Lo scalo che affaccia sul Mar Bianco, a nord della Russia, dà il nome a un altro sottomarino in dotazione delle forze armate di Mosca, individuato a fine agosto dalla Marina Militare italiana nel Canale di Sicilia e che la Nato sospetta possa ancora aggirarsi di nascosto nelle acque del Mediterraneo.

Il Severodvinsk non trasporta testate atomiche, ma una scorta di missili a lungo raggio Kalibr, come quelli utilizzati in Ucraina.