Fabio Gallia, morto l’ex ad di Bnl e Cassa Depositi che aveva 61 anni

L'ex prodigio della finanza Fabio Gallia è morto improvvisamente all'età di 61 anni, in carriera ha avuto ruoli importanti in Bnl e Cassa Depositi e Prestiti

Pubblicato: 7 Maggio 2024 16:05

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Fabio Gallia, l’ex amministratore delegato di Bnl-Bnp Paribas e Cassa Depositi e Prestiti, è morto. Il banchiere, la cui carriera era iniziata tra le fila di Accenture per poi passare anche a Capitalia e infine Fincantieri ed Edison, aveva 61 anni. Una morte improvvisa che ha sconvolto il mondo della finanza e delle banche italiane che dice addio al manager capace di farsi notare nel settore.

Addio al banchiere Fabio Gallia

Considerato da tutti un ragazzo prodigio della finanza italiana, Fabio Gallia era nato ad Alessandria nel 1963 ed era laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino.

Gallia, secondo quanto si apprende, sarebbe morto prematuramente a causa di un malore improvviso. Soltanto qualche giorno fa, riferisce il Corriere della Sera, si era recato a Milano per partecipare alla riunione del consiglio di amministrazione di Edison in cui erano stati resi noti i dati positivi di un primo trimestre del 2024 chiuso con ricavi a 4 miliardi, margine operativo lordo (Ebitda) in crescita del 12% a 595 milioni e un utile di 322 milioni (+12%).

Da Bnl a Cdp ed Edison

Sin dalle prime esperienze lavorative si era fatto notare, con attività sul curriculum come quelle di Accenture nel 1988 ed Ersel nel 1999. Proprio col gruppo Giubergia avviò un sodalizio durato per oltre 12 anni, diventandone anche direttore generale e partner fino al 2002. Poi, facendosi apprezzare come manager finanziario molto capace nel networking, passò a Capitalia diventando di fatto uno dei nuovi top manager negli anni della gestione dell’amministratore delegato Matteo Arpe. Una sfida che lo portò anche a essere amministratore delegato di Fineco e della Banca di Roma dal 2005 al 2007, che lo fece entrare anche tra i nuovi top manager quarantenni di un settore alle prese con un ringiovanimento dei vertici.

La carriera di Gallia decollò poi nel 2008, quando diventò amministratore delegato di Bnl del gruppo francese Bnp Paribas. Un’esperienza che gli permise di diventare nel 2009 presidente di Findomestic e di farsi notare anche dal governo Renzi che lo nominò amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti nel 2015, formando il ticket di vertice con il presidente Claudio Costamagna.

Negli anni di lavoro in Cdp Gallia ebbe un ruolo importante nella crescita dell’istituzione finanziaria dello Stato, incrementando il portafoglio di partecipazioni “sensibili”, a partire dall’entrata nel capitale di Tim in chiave anti-Vivendi. Ma al termine del triennio di mandato non fu confermato.

Nel 2020 è diventato poi direttore generale di Fincantieri e, negli ultimi anni, era anche consigliere nel board di Edison e senior advisor presso la Centerview Partners, banca di investimenti con sede a New York. Tra i vari incarichi avuti in carriera anche quello da amministratore di SisalPay ed anche membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Telethon.

È stato inoltre membro dei cda di Borsa Italiana, Mts, Coesia (Gruppo Seragnoli), Ariston Thermo (Gruppo Merloni), Manifatture Sigaro Toscano e altre società assicurative e di gestione del risparmio. Tra i suoi numerosi incarichi è stato anche membro del comitato direttivo di Assogestioni e dell’esecutivo dell’Abi. È stato nominato anche Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legione d’Onore nel 2013 e nel maggio 2015 Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana.