Estate 2023, fioccano i divieti: spiagge a numero chiuso

L'estate 2023 sarà quella della ripresa del turismo, ma anche quella di numerosi divieti e limitazioni nelle mete più ambite in Italia: i provvedimenti

Pubblicato: 7 Marzo 2023 20:00

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

L’estate del 2023, secondo le previsioni, potrebbe essere la stagione del grande ritorno del turismo in Italia, dopo tre anni di difficoltà che hanno segnato pesantemente il settore. Di ripresa dalla pandemia e dalla crisi causata dalla guerra, infatti, il turismo con l’arrivo della stagione calda potrebbe tornare ai livelli di una volta in Italia, portando un nuovo pienone in giro per il Bel Paese.

Se da un lato si tratta di una bella notizia, con l’economia che riprende fiato dopo le difficoltà, dall’altro è una preoccupazione perché troppi turisti rischiano di generare ingorghi, caos e condotte incivili, oltre che pesare sull’ambiente e sul rispetto delle normative ecologiche e di preservazione della natura. Ecco quindi che in giro per l’Italia si è pensato di dare continuità a quanto già succede nelle isole Canarie e Lanzarote, dove il turismo è reso più responsabile. Quali sono dunque i provvedimenti che verrano presi in Italia? Già alcune ordinanze locali sono state approvate.

I divieti nelle piccole isole

Un aiuto al turismo è in arrivo, ma intanto partiamo dalle piccole isole, come quella di Procida in Campania dove il sindaco Dino Ambrosino ha deciso di firmare ancora una volta il divieto per lo sbarco di macchine e motori da fuori regione. Il primi cittadino, infatti, negli anni passati aveva già approvato questa misura che era riuscita ad evitare il sovraffollamento dell’isola permettendo passeggiate più tranquille sul territorio che si espande su appena quattro chilometri quadrati.

Anche in Toscana Sergio Ortelli, sindaco dell’isola del Giglio, ha trovato un modo per contenere i flussi: auto solo a chi soggiorna a lungo. Il primo cittadino, infatti, ha spiegato che in estate, soprattutto ad agosto, potranno sbarcare in auto solo coloro che soggiornano più di 4 giorni e non solo: “Da quest’anno si pagherà all’ingresso un contributo di 3 euro per il periodo estivo e 2 per quello invernale”.

Sicilia, maggiori controlli

In Sicilia, invece, lo stop agli ingressi per i mezzi privati arriverà a Lampedusa da fine luglio a inizio settembre. Filippo Mannino, primo cittadino dell’isola, ha sottolineato di aver preso questa decisione, ma si aspetta l’ok da parte del ministero: “Abbiamo fatto istanza per vietare l’arrivo di macchine e motorini per 40 giorni circa per i non residenti; mentre per l’isola di Linosa il divieto vale per tutto il periodo estivo”.

Attenzione particolare anche all’igiene urbana, con un provvedimento di sequestro degli strumenti utilizzati a chi commette un gesto illecito. “Se per la terza volta un cittadino trasporta con l’auto il sacchetto della spazzatura per poi buttarlo in maniera difforme da quella che è la raccolta differenziata, noi provvediamo al sequestro dell’auto”, ha spiegato il sindaco.

Sardegna, ecco le spiagge a numero chiuso

In Sardegna, invece, proseguirà l’esperimento delle spiagge a numero chiuso. Come già successo nel 2020 e nel 2021 per il Covid e poi confermato anche nel 2022, anche il 2023 a Baunei si procederà col numero chiuso. “Stiamo cercando di contingentare, essendo un sito di interesse comunitario. Abbiamo un sistema di prenotazione tramite app che consente alle persone di prenotare uno dei 250 ingressi giornalieri sulla spiaggia, che si raggiunge con un sentiero di circa 4 chilometri. Il costo è di 6 euro” ha svelato il sindaco Stefano Monni.

Resta come sempre confermata la richiesta di prenotazione in anticipo sulla spiaggia della Pelosa, una delle più belle dell’isola, a Stintino.

Le limitazioni alle città d’arte

Ma non solo mare in questa lunga lista di limitazioni. Con l’arrivo della primavera, e successivamente dell’estate, a stare attente saranno anche le città d’arte italiane. A Venezia e a Firenze, infatti, i relativi primi cittadini sono pronti ai divieti.

Nella città lagunare, infatti, per le visite senza pernotto sul territorio sarà necessario attraversare dei tornelli pagando un ticket dai 3 ai 10 euro in base alla capienza raggiunta. Una volta raggiunto il limite, l’accesso potrebbe anche bloccarsi totalmente. A Firenze invece, come lo scorso anno, il comune ha proposto una legge per salvaguardare il centro storico, regolamentando gli affitti brevi.