Ue su Musk e le interferenze politiche in Europa, “sospette violazioni”: l’Italia può fare accordi

L'Italia ha ogni diritto di stipulare contratti con SpaceX o con chiunque ritenga. Questa la posizione ufficiale dell'Ue sulla trattativa Musk-Meloni

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 6 Gennaio 2025 18:20

Il governo italiano è in trattativa con SpaceX di Elon Musk per un possibile accordo da 1,5 miliardi di euro per le telecomunicazioni. La mossa ha destato l’allarme in Ue, sia sotto il profilo della sicurezza sia fra chi guarda con sospetto all’asse Meloni-Musk-Trump.

Musk ha scritto su X che è “pronto a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata”. Bloomberg rivela che il contratto avrebbe una durata di cinque anni e sarebbe già stato approvato dai servizi segreti italiani e dal Ministero della Difesa.

SpaceX, in sintesi, dovrebbe fornire al governo italiano servizi di crittografia e infrastrutture di comunicazione per i servizi militari e di emergenza.

Ira delle opposizioni

Le opposizioni italiane sono sul piede di guerra, accusando il governo di svendere la “sovranità nazionale”, come ha dichiarato Antonio Misiani del Pd. Ma anche le autorità europee sono allarmate dalla possibilità che Musk, consulente del governo Usa, possa fornire delicatissimi servizi a un governo europeo.

La posizione dell’Ue

La Commissione europea è intervenuta sulla vicenda, tramite Thomas Regnier, portavoce per la Sovranità digitale: “Quando hai una piattaforma come nel caso di Elon Musk devi assicurarti che operi entro i limiti legali e che non venga utilizzata in modo improprio qualora sussistano rischi sistemici relativi, ad esempio, ai processi elettorali. Il Digital Service Act non censura alcun tipo di contenuto, ma ci sono alcuni limiti soprattutto quando la piattaforma viene utilizzata in modo improprio nel contesto nelle elezioni”.

Il portavoce ha inoltre ricordato come l’Ue abbia già aperto un procedimento formale contro X nel dicembre dello scorso anno anche per “sospette violazioni in aree relative alla gestione dei rischi, al discorso civico e ai processi elettorali”.

Ma Musk preoccupa l’Ue anche per il suo appoggio agli estremisti di Adf in Europa. Il portavoce ha però ribadito che, formalmente, Musk può dare il suo appoggio a chi vuole: “Elon Musk può esprimere i suoi punti di vista sulla politica europea, è un suo diritto nel quadro della libertà di parola, che è alla base del Digital Service Act (Dsa)”. E per quanto riguarda l’annunciato streaming su X con la leader dell’Afd Alice Weidel, la Commissione ha precisato che “nulla lo vieta”, anche se l’Ue “monitorerà” se gli algoritmi verranno modificati per conferirgli  maggiore visibilità.

L’Italia – ha ribadito il portavoce – ha tutta la libertà di decidere autonomamente eventuali collaborazioni con SpaceX o con qualsiasi altra azienda. Ma al di là degli aspetti formali, resta però il nodo dell’opportunità politica. L’attenzione sul tema delle autorità europee, e delle opposizioni, è massima.

Il progetto europeo Iris

Il disagio per quanto sta avvenendo lo sintetizza il senatore Dem Misiani: un accordo fra Musk e Meloni significherebbe che l’Italia acquisterebbe servizi da “una società di proprietà di un noto magnate strettamente legato all’ultradestra americana e internazionale”, piuttosto che da aziende italiane ed europee.

Il tipo di servizi criptati offerti da Musk è simile a quello che l’Ue sta portando avanti attraverso il proprio progetto Iris, una rete di satelliti del valore di 10,6 miliardi di euro, che entrerà in funzione dopo il 2030.