Mondo Convenienza ha ricevuto una multa da 3,2 milioni di euro dall’Antitrust, che ha rilasciato un comunicato: adottate condotte illecite tanto nelle fasi di consegna dei prodotti acquistati, quanto in quelle di montaggio di mobili e arredi. Nel mirino anche una terza fase, successiva a queste due, con un percorso volutamente ostacolato per i servizi post-vendita garantiti ai consumatori.
Mondo Convenienza: pratiche illecite
L’Antitrust, ovvero l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si è mossa contro Iris Mobili S.r.l., azienda titolare del marchio Mondo Convenienza. Comminata una sanzione da 3,2 milioni di euro a fronte di “condotte illecite nelle fasi di consegna e di montaggio dei mobili e degli arredi”.
Il comunicato non si limita a ciò. Alla base della multa c’è infatti un vero e proprio sistema, che avvolge anche i servizi post vendita. La società è stata ritenuta ben consapevole di quanto stesse accadendo, con consegne di prodotti non complessi o non corrispondenti all’acquisto effettuato.
Un vero e proprio incubo per i clienti, ai quali non sono stati garantiti da parte di Mondo Convenienza dei “comportamenti idonei a risolvere questi problemi”. È proprio il trattamento riservato alla clientela, post consegna e montaggio, a rappresentare la colpa più gravosa.
I consumatori si sono di fatto ritrovati in balia dell’azienda. I loro diritti sono stati ostacolati, si legge, con “tempistiche ristrette per il reclamo e limitazioni al diritto di ottenere la sostituzione dei prodotti stessi o la restituzione di quanto pagato. Mondo Convenienza ha così limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori”.
La risposta di Mondo Convenienza
Non si è fatta attendere la risposta di Mondo Convenienza, come prevedibile. Il gruppo non ammette colpe ma prende atto della sanzione giunta da parte dell’Antitrust. Si sottolinea, però, come “siano stati forniti, con grande impegno e spirito di collaborazione, tutti gli elementi necessari a dimostrare la correttezza del proprio operato”.
Si garantisce, inoltre, d’aver attuato delle misure ulteriori a quelle previste, così da garantire dei servizi qualitativamente superiori, soddisfacendo le richieste dei clienti. Questa la strategia comunicativa, che si scontra con quanto da tempo numerosi clienti lamentano. Lo ha spiegato il Codacons: “Criticità e segnalazioni in crescita anche come conseguenza della forte diffusione dei punti vendita del brand sul territorio italiano, e che riguardavano ritardi nelle consegne dei mobili, prodotti difettosi, consegne incomplete o diverse da quelle oggetto di contratto”.
Una multa che soddisfa tutte le parti dedite alla tutela dei consumatori, come l’Unione Nazionale Consumatori. Il presidente Massimiliano Dona considera questa una notizia ottima. Di fondamentale importanza, ribadisce, non solo che il prodotto sia conforme a quello richiesto, ma che il consumatore possa essere prontamente assistito, qualora si verifichino difetti o problemi: “I diritti sulla garanzia di conformità sono sacrosanti e non possono in alcun modo essere ostacolati, con scuse varie e arrampicandosi sugli specchi. Lo stesso vale per il rimborso in caso di recesso”.