È morto a 83 anni Marcello Mutti, imprenditore della storica (e omonima) impresa specializzata nelle conserve di pomodoro. “Mio padre è scomparso nella casa in cui è venuto al mondo. La casa all’interno dell’azienda”, ha dichiarato Francesco Mutti, figlio di Marcello.
L’annuncio del figlio Francesco
“L’eredità che ci lascia è quella di vedere l’azienda come un valore, basato sull’importanza della progettualità e della costruzione. Un’azienda in cui l’attenzione e il rispetto verso la persona devono essere prioritari”, ha proseguito Francesco Mutti parlando con la Gazzetta di Parma. “Mio padre era un uomo schivo, ma di grandissimo cuore, che aveva innata la cultura del dono. Amava molto la natura e, quando la vedeva ‘calpestata’, ne soffriva tanto. Amava i grandi spazi naturali, quelli della pianura e quelli dell’Africa, in cui lo sguardo si perdeva nell’infinito”, ha concluso Francesco Mutti, dal 1994 amministratore delegato dell’azienda di famiglia.
Chi era Marcello Mutti
Marcello Mutti era nato il 25 dicembre del 1940. Si era laureato in Economia e Commercio ed era sposato dal 19 settembre 1966 con Angelita Rossi, conosciuta all’università. Dalla loro unione nacque Francesco.
L’azienda Mutti
Mutti – Industria Conserve Alimentari venne fondata nel 1899 e venne specializzata nelle conserve alimentari, in particolare nel settore del pomodoro. La sede si trova a Basilicanova, frazione di circa 3.000 abitanti del comune di Montechiarugolo (Parma).
La fondazione avvenne ad opera di Callisto e Marcellino Mutti. All’epoca l’azienda di conserve prese il nome di “Fratelli Mutti”. Il boom risale all’arco temporale che va dal 2004 al 2015, quando l’impresa passò da 44 milioni di euro di fatturato a circa 234 milioni.
Francesco Mutti ebbe l’idea di utilizzare il vetro come nuovo metodo di conservazione dei pomodori. Anche da questa scelta si ebbe il nuovo successo della passata di pomodoro Mutti.
Il cordoglio del ministro
“Con la scomparsa di Marcello Mutti ci lascia un modello di tenacia, innovazione e passione. Un capitano d’azienda in grado di scrivere una bella storia di imprenditoria familiare italiana che ha permesso al nostro Paese di avere un ruolo di primo piano nel settore agroalimentare”. Così ha scritto su X il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il ricordo del collaboratore
“Il signor Marcello sapeva stimolare in ogni dipendente l’attaccamento all’azienda, tant’è che qui a Piazza l’aria che si è sempre respirata è quella della dedizione“, ha raccontato il direttore acquisti della Mutti, Giovanni Grossi. “Aveva una premura per i suoi collaboratori fatta anche di piccoli gesti, che esprimevano il suo modo di essere. Gesti che trasmettevano immancabilmente i suoi valori: valori importanti per fare dell’imprenditoria qualcosa di straordinario, non necessariamente legato all’interesse economico, ma al benessere delle persone che lavoravano con lui. Così ogni dipendente si è sempre sentito partecipe di un cammino per creare insieme la storia dell’azienda”, ha aggiunto Grossi.