Dove si fanno più incidenti in Italia: aumenta il numero delle vittime in autostrada

Sicurezza stradale Italia 2025: in calo incidenti complessivi e vittime (-6,8%) nel primo semestre, ma allarme autostrade. I dati Istat

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

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Gli incidenti stradali rappresentano ancora oggi una delle principali emergenze di sicurezza pubblica in Italia e in Europa, nonostante i progressi tecnologici e normativi degli ultimi anni. Le stime preliminari relative al semestre gennaio-giugno 2025 mostrano un quadro complesso e in parte contraddittorio. Da un lato, infatti, migliorano alcuni indicatori complessivi relativi alla sinistrosità e alla mortalità sulle strade italiane. Dall’altro, emergono segnali preoccupanti legati in particolare alle autostrade, dove le vittime tornano a crescere, invertendo una tendenza positiva.

Un’analisi approfondita dei dati consente di comprendere meglio dove si verificano più incidenti, quali siano le dinamiche principali e come stanno cambiando gli stili di mobilità e di guida nel nostro Paese.

Incidenti stradali in Italia: un bilancio complessivamente positivo, ma con ombre

Secondo le stime preliminari relative ai primi sei mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024 si registra una diminuzione degli incidenti stradali con lesioni a persone (82.344 casi, –1,3%), dei feriti (111.090, –1,2%) e, in misura più significativa, delle vittime entro 30 giorni dall’evento (1.310, –6,8%). È un risultato incoraggiante che sembra proseguire la tendenza avviata negli anni post-pandemici.

Anche nel confronto con il 2019, anno scelto dalla Commissione Europea come riferimento per il programma Road Safety Policy Framework 2021-2030, che punta alla riduzione del 50% delle vittime entro il 2030, i numeri confermano un miglioramento nel lungo periodo. Nel dettaglio, gli incidenti totali sono diminuiti dell’1,5%, i feriti del 5% e le vittime del 14,6%.

Aumento delle vittime per incidenti nel 2025: quali le possibili cause?

Analizzando la ripartizione per tipologia di strada emerge però che, nel 2025, rispetto al primo semestre del 2024, le vittime aumentano sulle autostrade del +4,4%.È un’inversione di tendenza significativa se confrontata con gli altri contesti di circolazione. Infatti, nelle strade urbane sono diminuite dell’8,4% e in quelle extraurbane del 7,1%.

Ciò significa che, sebbene gli incidenti e i decessi siano nel complesso diminuiti, la rete autostradale è oggi il contesto con la crescita del numero di vittime. Una dinamica che impone riflessioni su fattori come velocità, distrazione digitale, stanchezza, condizioni del traffico e manutenzione dell’infrastruttura.

La maggiore presenza di moto e scooter su strade ad alto scorrimento potrebbe anche rappresentare un fattore critico, considerando che i motociclisti sono tra le categorie più esposte nelle dinamiche incidentali e spesso coinvolti in sinistri ad alta velocità. Sulle autostrade, nei primi quattro mesi dell’anno, per circa l’80% della rete si registra un aumento delle percorrenze dello 0,3%, legato soprattutto ai veicoli leggeri (+0,4%), mentre i mezzi pesanti restano praticamente invariati (–0,04%).

Il ritorno alla mobilità post-pandemica, il turismo interno crescente e il maggiore utilizzo dell’auto come mezzo preferito per gli spostamenti medi e lunghi potrebbero aver inciso sul rischio complessivo. Tuttavia, nel primo semestre 2025, le immatricolazioni di auto nuove calano del 4,3% rispetto al 2024 e del 20,1% rispetto al 2019, I motocicli invece sono in forte crescita rispetto al 2019 (+41,1%).

Dove si verificano più incidenti? Il confronto tra tipologie di strade

Pur con una riduzione generale della mortalità nel 2025, il confronto territoriale per contesto di circolazione conferma un quadro consolidato:

  • le strade urbane restano quelle con il maggior numero di incidenti complessivi, per densità di traffico e intersezioni;
  • le strade extraurbane sono storicamente le più pericolose in proporzione per numero di vittime, per velocità più elevate e triangolazioni limitate;
  • le autostrade hanno il minor numero di incidenti ma, quando si verificano, sono spesso più gravi per l’alta velocità e la presenza di mezzi pesanti.