Il Governo ha convocato due diversi incontri con gli enti locali di Taranto e di Genova per discutere della situazione degli stabilimenti dell’ex Ilva. I lavoratori di entrambe le acciaierie sono in sciopero dopo la rottura delle trattative tra sindacati ed Esecutivo, dovuta ai continui ritardi nell’attuazione del piano di rilancio di Acciaierie d’Italia.
I sindacati accusano il Governo di voler in realtà portare gli stabilimenti verso la chiusura e di non avere un vero piano per mantenere l’occupazione e rilanciare la più grande acciaieria d’Europa. I lavoratori stanno nel frattempo bloccando le strade delle due città.
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Il doppio tavolo sull’ex Ilva, tra Taranto e Genova
Per il prossimo venerdì 5 dicembre il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha organizzato un incontro con gli enti locali liguri, per valutare la situazione dell’impianto di Genova dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia. Alla riunione sono stati chiamati i rappresentanti della Regione Liguria e del Comune di Genova.
Nello stesso giorno dovrebbe tenersi un’altra riunione separata, tra i rappresentanti del Mimit, il sindaco di Taranto e la Regione Puglia. Per la prima volta il Governo ha quindi deciso di affrontare separatamente le crisi degli impianti ex Ilva, invece di parlare con i rappresentanti dei lavoratori dell’intera Acciaierie d’Italia.
I sindacati, che nelle scorse settimane hanno rotto il dialogo con il Mimit, accusando il ministro Adolfo Urso di non avere un piano di rilancio per l’ex Ilva e di voler portare gli impianti alla chiusura, si sono opposti a questa soluzione.

Le accuse dei sindacati: “Vogliono dividerci”
Nella tarda serata di ieri i sindacati hanno chiesto al sindaco di Taranto Piero Bitetti di non partecipare all’incontro convocato al Mimit. Il primo cittadino era in visita al presidio dei lavoratori che sono in sciopero dalla rottura del tavolo di trattativa tra Governo e rappresentanti dei lavoratori. La segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della Camera del Lavoro di Taranto hanno dichiarato in un comunicato:
Il Governo ritiri un piano che non ha alcuna garanzia, se non quella di portare alla chiusura degli impianti, convochi urgentemente un tavolo a Roma con i sindacati, accolga le proposte che arrivano da chi conosce e vive quella fabbrica da anni. Serve una volta per tutte chiarezza, serve un vero piano industriale, serve capire quali investitori se ci sono e a che condizioni vogliono rilevare gli impianti per salvare tutti i posti di lavoro.
Dipendenti in sciopero e strade bloccate
Nel frattempo i presidi dei dipendenti degli stabilimenti ex Ilva di Taranto e Genova si sono trasformati in blocchi stradali. In Puglia, i manifestanti hanno bloccato:
- la statale 100 di Gioia del Colle;
- la statale 7 Appia;
- la statale 106 Jonica.
A Genova è invece bloccata la strada Guido Rossa, presso Piazza Savio, sia in direzione ponente, sia in direzione levante. Domani in città è previsto uno sciopero generale dei metalmeccanici in solidarietà con i dipendenti dell’ex Ilva.