L’ex presidente Usa e praticamente certo candidato repubblicano alla corsa per la Casa Bianca vende scarpe. Donald Trump ha lanciato la sua linea di sneakers dorate con tanto di bandiera americana, dal prezzo di 399 dollari al paio. “Lo volevo fare da molto tempo” ha affermato il tycoon davanti a una folla acclamante di sostenitori. Ma non sono mancati fischi e contestazione.
La linea “Trump sneakers”
La presentazione delle scarpe da ginnastica alte, in lamé dorato e bandiera americana sul retro sopra l’iniziale T, è arrivata a sorpresa durante lo “Sneaker Con”, un raduno che si autodefinisce il “più grande spettacolo di sneaker sulla Terra”, ospitato Philadelphia Convention Center.
“Ho alcune persone incredibili che lavorano con me sulle cose e hanno inventato questo… e penso che sarà un grande successo” ha detto Trump tra applausi ma anche tanti fischi.
La linea di sneakers dell’ex presidente Usa va da un prezzo di 199 a 399 euro ed è composta da tre modelli: una scarpa alta dorata e decorata con una ‘T’ all’esterno che viene chiamata ‘Never surrender high top sneaker’, una scarpa da ginnastica rossa senza lacci (T – Red Wavee) una scarpa da ginnastica bianca senza lacci (Potus 45).
Come comunicato nel lancio della linea di calzature, le vendite delle scarpe da ginnastica non hanno nulla a che fare con la campagna presidenziale di Trump o con la Trump Organization. Il nome, l’immagine e il marchio dell’ex presidente sono stati concessi in licenza a Cic Ventures Llc.
La maxi multa a Donald Trump
Nel suo breve discorso, l’ex presidente ha spiegato che la linea ‘Trump Sneakers’ potrebbe essere un modo per avvicinarsi ai sostenitori più giovani, ma forse anche un mezzo per mettere insieme le risorse necessarie a rimediare ai suoi guai giudiziari.
La presentazione delle “Never surrender” (tradotto dall’inglese, “mai arrendersi”) è arrivata il giorno dopo la condanna a pagare 355 milioni di dollari, stabilita in una sentenza del tribunale civile di New York che ha dichiarato Donald Trump colpevole di frode per aver gonfiato il valore degli asset e ottenere migliori condizioni da banche e assicurazioni.
Alla maxi multa si sommano anche gli 83 milioni ai quali è stato condannato, sempre a New York per il caso di diffamazione di E.Jean Carroll, arrivando a un totale, compresi gli interessi, che si aggira attorno al mezzo miliardo di dollari che l’ex presidente dovrà sborsare per le sue battaglie legali.
Per pagare multe e risarcimenti, Donald Trump rischia di perdere tra il 16 e il 19% del suo patrimonio e potrebbe trovarsi a vendere alcuni suo beni se non dovesse riuscire a raccogliere abbastanza liquidità (qui avevamo parlato dei 37 milioni raccolti da Trump da finanziatori e multinazionali per le primarie).
“Abbiamo un sacco di contante, che aumenta in modo sostanziale ogni mese”, si è vantato il tycoon durante una deposizione lo scorso anno.
Oltre ai soldi che già deve alla giustizia, Trump dovrà fare fronte alla montagna di spese legali: durante un comizio in Iowa, lo scorso ottobre, lo stesso ex presidente ha ammesso di aver già pagato 100 milioni di dollari agli avvocati. Soldi che sono arrivati anche di comitati di raccolta dei fondi, che nel 2023 hanno speso 50 milioni per consulenze legali, 30 solo nella seconda parte dell’anno, quando sono iniziate a fioccare le incriminazioni per il candidato alla Casa Bianca (qui l’attacco di Trump ai Paesi Nato che “non pagano”).