Corruzione nelle città italiane 2024, Roma prima seguita da Palermo e Napoli

Un'indagine della Commissione europea e dell’Istat mostra che la corruzione nel 2024 sia avvertita soprattutto dai cittadini delle città italiane del Sud e del Centro.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

È Roma la città italiana nella quale i cittadini che ci vivono avvertono un maggiore senso di corruzione nelle pubbliche Amministrazioni che li governano. Il dato sulla corruzione nelle città italiane 2024 è stato elaborato dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat nel report Quality of life in European cities. Subito dopo la Capitale, in classifica troviamo Palermo e Napoli, con i cittadini che percepirebbero dunque un senso di disonestà negli organi preposti al controllo e all’amministrazione.

La corruzione nelle città italiane 2024

Il report della Commissione europea ha il principale obiettivo di indagare sulla qualità della vita in alcune importanti città del Vecchio Continente. In tema di corruzione, come detto, il triste primato italiano è occupato da Roma, seguita a stretto giro da Palermo e Napoli. In queste città la percezione dei cittadini che nella propria Amministrazione locale sia presente la corruzione è più accentuata che altrove, anche se dati peggiori in Europa si registrano nelle città baltiche, greche, portoghesi e in quelle dell’Europa dell’Est.

La corruzione nel Sud d’Italia

I nuovi dati sulla corruzione in Italia nel 2024, confermano quanto era già emerso da un report dell’Anac, Autorità nazionale anticorruzione nel 2022: la corruzione è un fenomeno che si manifesta soprattutto nel Sud d’Italia. Anac era giunta a questa conclusione analizzando 70 indicatori in grado di misurare il livello di corruzione dei singoli territori, arrivando a definire Enna come la città dove più si manifesta il fenomeno. La graduatoria continuava con Crotone, Palermo, Caltanissetta e Cosenza. Nelle altre posizioni, fino alla 20esima, erano indicate tutte città del Meridione, con Roma che in questo caso era solo in 57esima posizione. Rischi minori, in tema di corruzione, venivano registrati nelle province di Milano, Bologna, Modena, Ancona, Belluno, Trento, Parma, Monza e Brianza, Lecco e Padova.

La sicurezza nelle città italiane

Tornando al report della Commissione europea, sono molti gli aspetti evidenziati dallo stesso anche in tema di sicurezza e criminalità nelle città italiane. Più nello specifico nel Bel Paese si osservano le percentuali più basse di persone che dichiarano di sentirsi sicure a camminare da sole di notte nella propria città. I valori peggiori, con percentuali inferiori al 30 per cento di chi dice di sentirsi al sicuro, sono stati registrati a Catania, Milano, Taranto, Genova, Venezia, Parma e Bari. La Capitale d’Italia, Roma, è quella europea con la percentuale più bassa, il 36,8 per cento.

Anche la percezione che i cittadini hanno dell’Amministrazione pubblica locale non è certo delle migliori, specie, anche qui, nelle città del Sud. Una bassa efficienza è percepita soprattutto a Roma, Firenze, Perugia, Genova, Milano, Torino e Venezia, mentre in altre città del Nord vi sono dei casi di valori più alti, molto affini a quelle città tedesche, francesi, spagnole e dell’Europa dell’Est.

La qualità della vita in Italia nel 2024

Nel Quality of life in European cities della Commissione europea e dell’Istat emerge anche che in Italia la quota di popolazione soddisfatta della qualità della vita nelle proprie città è tendenzialmente alta, superiore all’80 per cento. Il livello più basso di questa percentuale è stato registrato a Taranto, solo il 47,8 per cento, mentre quello più alto a Trento, ben il 95,4 per cento. Trento, inoltre, è anche al primo posto nella graduatoria europea che comprende, in totale, 85 città.

Da segnalare, tuttavia, che una quota molto bassa della popolazione italiana ritiene che la qualità della vita nella propria città sia migliorata negli ultimi cinque anni, con le uniche eccezioni che sono rappresentate da Bari e Messina. E ancora, gli italiani hanno una maggiore soddisfazione nei confronti del sistema sanitario al Nord, mentre rispetto ai vicini Paesi europei è molto più bassa la soddisfazione nei confronti dei mezzi pubblici delle città. Buona la soddisfazione italiana (ed europea) nei confronti della scuola, mentre un punto debole tutto italiano è rappresentato dalla pulizia delle strade.