La droga Cobret ha prezzi più bassi della cocaina e la sta sostituendo

In 24 ore 5 persone sono state trovate in stato confusionale vicino al Gra sotto effetto di Cobret. C'è un ritorno di fiamma per lo scarto d’eroina

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

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Come l’inizio di un film sugli zombie, un uomo girovagava in stato confusionale sul Grande Raccordo Anulare. In poche ore sono aumentate le segnalazioni: altre 5 persone sono state individuate con gli stessi “sintomi”. Erano tutti sotto effetto di Cobret. La Cobret è uno scarto dell’eroina e per questo si trova a basso costo ed è accessibile anche alle fasce più esposte, come giovani e disoccupati.

Il mercato della Cobret non è nuovo e, prima che si diffondesse sulle strade romane, era particolarmente nota nell’area napoletana. Non è un fenomeno recente: già nel 2001 si parlava di prevenzione e monitoraggio messi in atto da diversi anni. La maggiore preoccupazione delle attività territoriali di prevenzione era ed è quella di far capire ai giovanissimi, che sono i maggiori consumatori, che la Cobret ha gli stessi effetti collaterali dell’eroina e gli stessi rischi di overdose.

Un mercato prolifero: vende più della cocaina

Non se ne parla mai abbastanza, ma in Italia una delle sostanze più usate sono gli oppiacei. L’eroina rimane la sostanza più diffusa tra gli utenti in trattamento nelle strutture di disintossicazione. Nel tempo è aumentata la percentuale di persone che chiedono aiuto per abuso di cocaina e, in molti casi, l’uso di questa è accompagnato da altre droghe, come la Cobret.

Nel 2020 la Cobret era definita “eroina dei poveri”, come una droga di nicchia in Italia, ma i dati non erano corretti: circola sul nostro territorio già dal 1990 e in particolare nella zona di Napoli. Il mercato più prolifero per la Cobret è quello delle piazze di spaccio di Scampia.

Qui il basso costo, ovvero 1 grammi a 13 euro, ha favorito la diffusione della sostanza, che vende circa 1.000 dosi al giorno, più della cocaina. L’identikit del consumatore medio di Cobret è, non a caso, quello di un giovane o di persone che non possono permettersi sostanze più costose.

Non solo Italia, tutti i Paesi della Cobret

La Cobret non viene prodotta e consumata solo a Scampia. Mappando i luoghi di provenienza e arrivo, risulta figlia di mercati internazionali. Come spiega la Polizia di Stato, i maggiori trasportatori provengono dal contesto asiatico, mentre la distribuzione sul territorio è gestita dai clan locali, per esempio in zona napoletana dai clan camorristici.

Diverse inchieste hanno evidenziato nuove tratte, con l’arrivo della sostanza direttamente dall’Africa nord-occidentale, tanto che in Campania viene chiamata anche “la roba del mare”. In ogni caso il consumo è largamente diffuso in tutta Europa, non solo in Italia, ma anche in Germania e in Spagna.

Non è dunque una nuova droga zombie, ma un ritorno di fiamma sul nostro territorio di una tendenza di consumo dell’eroina sotto forma di scarto a bassissimo costo. Dopo le 6 segnalazioni in 24 ore, secondo gli agenti, c’è una nuova piazza di spaccio nei pressi del Grande raccordo anulare.

Stessa sostanza, nuovo modo di consumarla

Si chiama Cobret per il modo in cui brucia: secondo i consumatori il fumo emesso ricorda una spirale, come un serpente. Quando viene acquistata è una pallina gialla che si scioglie con l’accendino sotto la carta argentata. La sua diffusione è facilitata anche dal fatto che non si inietta, quindi non serve una siringa.

Di per sé è uno scarto dell’eroina, un prodotto intermedio della lavorazione ottenuto saltando una fase. Viene tagliata con sostanze come la caffeina o elementi più tossici e assunta fumata o inalata.

Il “nuovo modo di consumarla” è alla base del successo odierno. Il basso costo e l’assenza di uso di siringhe permettono una maggiore diffusione tra fasce d’età più giovani o più fragili.

Eppure la sostanza, i suoi effetti e gli stati di dipendenza sono praticamente identici a quelli dell’eroina. Secondo gli esperti, la sua nocività è peggiore rispetto all’eroina e l’interruzione dell’assunzione provoca crisi di astinenza più intense.